Creazione

02. La Creazione dell’Universo

Nell’immagine: l’Antico dei Giorni, Wlliam Blake, 1794.

Nella Cabala עַתִּיק יֹומִיןʿatīq yōmīn l’Antico dei Giorni è il sesto Partzufim, il più remoto ed inaccessibile, che non fa parte degli eventi della Creazione in quanto precedente alla Creazione stessa. 

 Ayn, il Nulla

 אין 


Prima di aver creato ogni apparenza, prima di aver prodotto ogni forma, Egli era solo, senza forma, nella profondità del suo Nulla. Egli era Ayn, il non-Essere, L’Essere non rivelato. 

Ayn Sof: Infinito

 אין סוף

Dunque Egli ha dato origine alla Creazione da ciò che Egli non è: dal Nulla. Ma, il Nulla, conteneva in potenza il Tutto. Fu così che, dall’abissale Nulla, eruppe la Totalità: Ayn Sof, il Senza Fine, l’Infinito. 

L’Infinito, per definizione, contiene in sé tutto, dunque aveva in sé anche il limite. Con il limite, la Creazione poteva Essere.

 

Ayn Sof Aur: Luce Infinita

 אין סוף אור  

Dall’Infinito, Egli si manifestò a se stesso: emerse il Dio Vivente, Ayn Sof Aur, Luce Infinita. Egli è come un cerchio, il cui centro è ovunque e la circonferenza da nessuna parte. 

Dunque, tre furono i Piani dell’Esistenza Negativa che precedette la manifestazione: 

  1. Ayn, il Nulla; il Non-Essere, lo stato di negatività
  2. Ayn Sof, l’ Infinito, il Tutto
  3. Ayn Sof Aur, la Luce Infinita, il Dio Vivente.

  

Tzimtzum: la Restrizione 

צמצום

Il primo di tutti i Suoi Atti, fu una contrazione, un movimento verso l’interno di Se stesso: da Se stesso in Se stesso. Lo Tzimtzum. 

Così, Egli rese vacante una parte del suo Essere dalla quale si ritrasse: limitò Se stesso, da Se stesso in Se stesso.

Da questa parte vacante, da questa “piccola idea”, si creò lo spazio primordiale. 

Ma, nel suo ritrarsi, Egli lasciò dietro di sé una traccia detta Reshimu, un residuo di Luce di Ayn Sof, che divenne poi l’illegittima Tenebra nel mondo della Creazione.

Dopo il Suo ritrarsi, Egli compì il suo secondo Atto: procedette fuori di Sé. Si dispiegò nello spazio primordiale che aveva prodotto, per dare inizio alla rivelazione. 

Il Suo rivelarsi fu, dunque, un atto di contrazione e di espansione, regressione e progressione, flusso e riflusso.

Così iniziò il ritmo del respiro divino, il moto per cui tutta la Creazione ha consistenza. Se questo moto cessasse, tutto crollerebbe e avrebbe fine.

 

En: la Sorgente

אין

Quando irruppe la Luce nello spazio primordiale, scaturì una fiamma. 

Dal centro di questa fiamma scaturì una Sorgente da cui fluirono i colori. Questa Sorgente è il Principio, la Causa prima della Creazione: il Punto.

Il passaggio dal Nulla all’Essere è il Punto, il germe delle dimensioni. Dal Punto si forma il Tutto. Il Tutto è Uno. 

Libero da ogni attributo e da ogni possibilità di cambiamento, Egli si manifestò vibrando, creando, irradiando da Se stesso in Se stesso dieci Sorgenti di Luce: le dieci Sefirot. 

In esse, Egli plasmò tutte le forme e scolpì ogni impronta. Tale è la Saggezza divina, Chochmah, la seconda Sefirah, che manifestò nell’Intelligenza, Binah, la terza Sefirah.

Nella Sua Intelligenza, tutte le forme sono già formate. Questa è la Mistica della Madre.

Le sette Sefirot successive, scaturite da Binah, sono i sette giorni, ovvero i sette stadi originari, della Creazione.

La Shekinah 

שכינה

La Creazione è in Lui, ed Egli dimora nella Sua Creazione. 

Nella Sua Creazione, Shekinah è la Sua onnipresenza. 

Lo Splendore della Shekinah è l’onnipresenza divina, la Sua immanenza nel Creato. Essa è l’Amore di Dio, ovvero l’Unione di Dio con Tutto ciò che Egli ha Creato.

  

Adam Qadmon

אדם קדמון

Ebbe così origine Adam Qadmon, l’Uomo Primordiale. L’Essere Primordiale Cosmico che in sé comprende e compenetra tutti i mondi. 

Adam Qadmon è la prima forma, la più alta forma attraverso cui Egli si è manifestato. E’ l’Anima Universale che contiene tutte le Anime.

  

Shevirat ha-Kelim: la Rottura dei Recipienti

שבירת הכלים

La Luce Divina irruppe nello spazio primordiale in fiamme vive, dispiegando nei più svariati stadi.

Vennero, allora, emanati i recipienti per contenerla e organizzarla: le Sefirot, Sfere di Luce.

Le prime tre Sefirot accolsero la Luce e la contennero ma, la Luce che colpì le Sefirot inferiori, all’improvviso, fu troppo forte. 

Forse fu per il troppo rigore (Geburah) o forse per la troppa indulgenza (Gedulah).

I Vasi si ruppero in frammenti che caddero disperdendosi e la Luce Divina irruppe all’esterno. 

Parte della Luce che era contenuta nei Vasi tornò alla Sorgente originaria ma il resto precipitò, insieme ai frammenti dei Vasi. 

La Rottura dei Vasi provocò il Chaos, il mondo del Thohu e del Bohu, inanis et vacua, la profondità del Grande Abisso, rifugio dell’oscurità e del male.

Qelipoth: i Gusci

קליפות

Nell’Abisso precipitarono le Scintille di Luce Divina che diedero forma e struttura a forze amorfe, dette Qelipoth, gusci vuoti in cui le scintille di Luce rimasero imprigionate. 

Racchiuse in questi gusci, le Scintille assunsero gli attributi di ciò che è finito, determinato, e sancirono la separazione della Shekinah dal Ayn Sof.

Fu allora che l’anima del Messia volle precipitare anch’essa e da allora è tenuta prigioniera dalle Qelipoth. 

L’Esilio della Shekinah

L’unione originaria di Ayn Sof con la Shekinah venne turbata dalla Rottura dei Vasi, quando le Scintille della Shekinah piombarono nell’oscurità e rimasero intrappolate nei Qelipoth. 

Ciò che era unito, divenne separato. Tale è l’esilio della Shekinah, che avrà termine con la sua liberazione ed il suo ritorno alla Sorgente, celebrando l’Unione, nell’era della redenzione. 

Ovunque il popolo di Israele sia stato esiliato, 

la Shekhinah li ha accompagnati nel loro esilio.

לכל מקום שגלו ישראל

 גלתה שכינה עמם

 

Otz ha-Chyim: L’Albero della Vita

עץ החיים

Dall’Adam Qadmon scaturì un secondo Raggio di Luce, per riorganizzare la confusione scatenata dalla Rottura dei Vasi. 

Le Sefirot emanate da questo secondo raggio di Luce non si ruppero e contennero la Luce stessa.  Si formò dell’Albero della Vita

Tale riorganizzazione è suddivisa in stadi propri del processo cosmico, detti Shemmittoth: periodi di sviluppo cosmico esistenti prima e dopo questo nostro mondo.

I Partzufim

פרצופים

La Rottura dei Vasi segnò una svolta drammatica nelle relazioni tra l’Adam Qadmon e tutto ciò che si è sviluppato sotto di lui. 

Il Raggio dell’Essenza divina che discese su Adam Qadmon adoperandolo come veicolo per manifestarsi, si trasformò in Tetragramma: Yod He Vau He.

Ogni lettera rappresenta una manifestazione di Ayn Sof. 

Yod è l’Uno, la Causa Prima. 

La prima He è la manifestazione di Dio a Se stesso.

Vau è la transizione della manifestazione da un piano superiore a uno inferiore (dal mondo delle idee al mondo della materia).

La seconda He è la manifestazione di Ayn Sof in un piano di esistenza inferiore: il mondo materiale.

Ogni lettera si manifesta attraverso entità particolari dette Partzufim: facce, fisionomie. 

Ayn Sof è il Deus Asconditus, che solo nei Partzufim può essere percepito. 

Il trattino superiore della Yod è אריך אנפין Arikh Anpin, il Volto Infinitamente Lungo. Esso è un onnipervadente presenza di coesione che attraversa l’intera Creazione, come se fosse una rete di fili sottilissimi che unisce e tiene insieme le miriadi di creature. Esso è l’origine di ogni guarigione.

Gli altri sono i quattro archetipi fondamentali:

י Yod è Abba, il Padre

ה He è Ima, la Madre

ו Vav è  זיר אנפן Zeyr Anpin (volto in miniatura), il Figlio    

ה He è Nuqva (femmina), la Figlia

Essi sono strutture equilibrate e stabili, costituite da un insieme di Sefirot collegate tra loro. Dunque, la relazione immediata tra Ayn Sof e le Sefirot è data dai Partzufim. Ciascuno di essi opera in modo peculiare e colma la distanza tra Dio e la Creazione.

 Tiqqhun:  la Redenzione

תיקון

Al momento della Rottura dei Recipienti, l’anima del Messia, figurato come il Santo Serpente, che risiedeva nella Luce divina, volle precipitare anch’essa per estrarre dalle Qelipoth le Scintille di Luce, costringendo i gusci del male a spaccarsi dall’interno. 

Questo è il processo del Tiqqun, la Redenzione. E’ un processo di restaurazione dell’armonia primeva, di guarigione, che comprende e pervade tutti i mondi per far sì che ritornino alla loro Unità e alla loro condizione originaria. Sarà allora che l’esilio della Shekinah avrà fine.

 

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