daleth

4. Dalet. La Spoliazione

Forma

Nome

Numero

Parole con la Dalet

Corrispondenze della Dalet

divisore

 

Forma

 

Ideogramma

85px Phoenician daleth.svg
Lettera dell’alfabeto fenicio

Graficamente la lettera è basata su un simbolo a forma di triangolo risalente alla media Età del Bronzo che, probabilmente, rappresentava una porta. 

Questo ideogramma è rimasto invariato fino alla lettera Delta del greco antico.

 

Umiltà  

La forma della Dalet ricorda una persona chinata. L’inchino rappresenta un gesto di umiltà, la capacità di piegarsi al momento giusto, di sottomettersi. 

Piegarsi significa riconoscere le proprie debolezze e le proprie mancanze e, di conseguenza, anche le proprie necessità e la propria povertà. E’ un gesto di rinuncia alla pretesa di controllo e implica il mettersi nelle mani di qualcun altro. 

E’ anche la rinuncia ai propri averi, alle proprie ricchezze, alle proprie certezze. Il tutto verrà messo a disposizione di qualcun altro. 

L’inchino di Dalet è il gesto di chi si prepara a ricevere, a obbedire, a sottomettersi. 

Dalet si inchina e riceve dalla Ghimel, la lettera precedente, il cui nome significa ricompensa.

 

Il Bitul 

La forma della Dalet contiene tre elementi essenziali: una linea verticale, una linea orizzontale e il punto di intersezione tra le due,  in alto a destra.

Tali elementi costituiscono i riferimenti visivi ai tre gradini fondamentali del Bitul, o “annullamento dell’ego”.

Il punto in alto a destra descrive il primo livello, che consiste nel ridurre il più possibile l’estensione delle proprie preoccupazioni egocentriche, rendendole simili ad un piccolo punto nero. Si tratta di un lavoro da fare sul proprio ego in modo quasi privato.

La linea verticale è il bitul bi-metziut che rappresenta l’annullamento nell’esistenza, realizzato nel contesto sociale o a contatto degli altri. Esso è la rinuncia all’individualismo, al sé separato, per diventare parte integrante del gruppo.

Infine, il terzo livello, rappresentato dalla linea orizzontale, è il bitul bi-metziut mamash, l’annullamento assoluto, che consiste nel prostrarsi davanti a Dio, rinunciando ad ogni sensazione di separazione, realizzando così l’unione assoluta.

 

Nome

 

La Porta

La parola Dalet significa porta, così, la lettera Dalet, è simbolo dell’entrata nella Creazione, nel mondo materiale, ma anche dell’uscita che conduce verso il trascendente. In questo caso, Dalet è la porta che conduce verso la conoscenza mistica. 

Lo Zohar dice di questa porta: “Colui che non sa come uscire è bene che non entri neppure”. Perciò la Porta è sorvegliata dai Guardiani, entità particolari che tengono lontani gli indegni.  

Le Porte della Conoscenza sono 50, valore numerico della lettera Nun. Dalet e Nun formano la parola Dan che significa giudicare ed è legata a Geburah, la Sefirah della Severità. 

Se uniamo Dalet e Nun insieme, in un unico simbolo, formiamo la lettera Tau, anch’essa legata al simbolismo della porta.

Passando di porta in porta l’essere umano ricorda ciò che è. Via via, le porte si fanno sempre più strette, comportando la spoliazione da tutti gli schemi e le strutture nei quali ci si identifica.

Per passare attraverso la porta di Dalet bisogna inchinarsi umilmente o, più precisamente, inginocchiarsi. Solo così, forse, si riceverà il permesso di entrare. 

 

Il Secchio e il Traditore

La parola Dalet deriva dalla radice דַּל dal  che significa penzolare, essere appeso, come un secchio che viene calato nel pozzo per attingere l’acqua. Il sostantivo maschile דְּלִי degli significa secchio, ed è il nome ebraico del segno zodiacale dell’Aquario דלי ‎deli.

Questo penzolare del secchio, in senso figurato, indica il gesto di consegnare, che in latino si diceva “tradere”, cioè tradire.

Così Gesù è stato consegnato, cioè tradito, da Giuda che, ricordiamo, in seguito si impiccò ad un albero, dunque penzolò.

Allo stesso modo, Sansone fu tradito e consegnato ai Filistei da Dalila, il cui nome דִּלִילָה ha la medesima radice Dalet-Lamed.

 

I Capelli e il Povero

Inoltre,  דַּלָּה dallah è un sostantivo femminile che indica i capelli, anch’essi appesi alla nostra testa tramite le loro radici, dunque appesi a testa in giù.

Questa stessa parola significa anche “povero” ed è colui che è appeso a testa in giù: ha perso tutto il suo potere e tutti i suoi averi cadono dalle sue tasche.  Egli è costretto a consegnare e a consegnare se stesso. 

L’analogia tra i Capelli e la Porta è data anche nella parola שַׁעַר  shaar – sostantivo maschile – porta e la parola שֵׂעָר sear – sostantivo maschile – capelli.

Infine, la parola דָּלִיּוֹתָֽ dalith  è la forma plurale del sostantivo femminile  דָּלִיָּה che significa ramo e che, naturalmente, anch’esso penzola dall’albero, e magari è proprio il ramo a cui si impiccò Giuda.

Probabilmente per estensione figurativa, la parola דַּלּ֨וֹת significa anche povero, debole, indifeso, malato.

 

 

Numero

 

Il 3 rappresenta il movimento dell’energia, il 4 rappresenta la struttura e la fissità della materia. 

Quattro è il numero della materia, con le sue 4 direzioni cardinali, i suoi quattro stati (solido, liquido, gassoso, igneo). 

Nella fisica, ci sono quattro forze basilari responsabili di ogni fenomeno: gravità, elettromagnetismo, interazione atomica forte e interazione debole.

La Cabala descrive l’esistenza di 4 universi: Emanazione, Creazione, Formazione e Azione.

In filosofia ci sono quattro elementi (terra, acqua, aria, fuoco), mentre in psicologia ci sono quattro tipi fondamentali: sensibile, emotivo, razionale e intuitivo.

Nelle Scritture, 4 è un numero femminile, come dimostrato dalle quattro Madri d’Israele: Sara, Rebecca, Lea, Rachele.

Infine, non possiamo certo dimenticare il Tetragramma, Nome divino detto anche “Ben Dalet” che significa “Figlio del Quattro”.

 Il 4 è un simbolo di blocco, il raggiungimento di un limite che per essere superato impone di affrontare e superare una prova. 

Dopo che si è oltrepassata la porta, essa sparisce poiché si entra in una nuova struttura.

 

 

Quarto Giorno della Genesi

 

e disse ויאמר Elohim אלהים 

siano יהי i luminari מארת nella distesa ברקיע dei cieli השמים  

per separare להבדיל tra בין il giorno היום e tra ובין la notte הלילה 

e siano והיו per segnalare לאתת 

e per i tempi ולמועדים e per i giorni ולימים e gli anni ושנים

e siano והיו i luminari למאורת nel firmamento ברקיע dei cieli השמים 

per la luce להאיר sopra על la terra הארץ 

e fu ויהי così כן

e creò ויעש Elohim אלהים 

il segno את due שני dei luminari המארת grandi הגדלים  

il segno את del luminare המאור grande הגדל 

per governare לממשלת il giorno היום  

e il segno ואת del luminare המאור  piccolo הקטן 

per governare לממשלת la notte הלילה  

e il segno ואת delle stelle הכוכבים

 

 

Parole con la Dalet

 

דָּלַף dalaph – verbo – piangere, versare

 דֶּלֶף deleph – sostantivo maschile – una caduta

דָּם dam – sostantivo maschile– sangue

דָּמַע dama – verbo – piangere

דֶּמַע dema – sostantivo maschile – succo

דִּמְעָה dimah – sostantivo femminile – lacrime (di un pianto)

דָּמָה demah – verbo – essere come, somigliare

דְּמוּת demuth – sostantivo femminile – somiglianza, similitudine

דִּמְיוֹן dimyon – sostantivo maschile – somiglianza

דָּמָה damah – verbo – cessare, far cessare, tagliare, distruggere

דֻּמָה dummah – sostantivo femminile – messo a tacere o portato al silenzio; 

tomba, quiete 

דְּמִי domi sostantivo maschile cessazione, pausa, quiete, riposo

דָּמַם damam – verbo – essere o diventare muto; muto o immobile

דְּמָמָה demamah – sostantivo femminile – un sussurro

דֵּעַ dea – sostantivo maschile – conoscenza, opinione

דֵּעָה deah – sostantivo femminile – conoscenza

דַּעַת daat  – sostantivo – conoscenza

דָּת dath  – sostantivo femminile – decreto, legge

דְּתָבָר dethabar sostantivo maschile giudice

דַּר dar sostantivo Maschile forse perla o madreperla

דָּר dar sostantivo Maschile una generazione

דַּרְדַּר dardar sostantivo Maschile cardi

דְּרַע dera sostantivo femminile un braccio

 

 

Corrispondenze della Lettera Dalet

 

LetteraE’ la prima lettera che si forma sulla lingua

E’ la terza delle lettere doppie

Corrisponde al Delta greco (maiuscolo Δ, minuscolo δ), e alla D latina

FormaUna persona inchinata
NomeDalet Lamed Tau = 434

Delet = porta. Passaggio da una condizione ad un’altra.

Dalut = povertà. Nel passare le porte ci si spoglia dalle proprie strutture per poter ricevere

Dalit = liberare, innalzare.

Valore numerico 4Numero della Materia

Tetragramma 

Quattro è il numero minimo di fasi di discesa della creazione.

Valore di posizione4
Mese
Festività
ZodiacoLuria: Sole  –   Donnolo: Marte
Tribù
OrganoLuria: Narice dx   –   Donnolo: Occhio sx
SensoLuria: Fertilità   –   Donnolo: Saggezza e Follia
SentieroIl Quattordicesimo Sentiero è chiamato la Coscienza Luminosa, poiché è l’essenza di quella fiamma brillante (Khashmal) che istruisce nei Segreti Fondamentali (Razi Yesodoth) della Santità e dei loro (stadi di) preparazione.
Tarocchi

Inglesi: Imperatrice   –   Francesi: Imperatore

divisore

Lascia un commento