William Blake Angelo della Rivelazione 1802 piccolo

Tifareth, la Sesta Sefirah. La Bellezza

Descrizione

Corrispondenze

Tifareth in Atziluth

Tifareth in Briah

Tifareth in Yetzirah

Tifareth in Assiah

Tifareth nelle Qelipoth

divisore

 

Descrizione

Numero 6

La Legge del Senario è la Legge di involuzione e di evoluzione universale, di inspirazione ed espirazione, che si manifesta mediante la luce e l’ombra.

Il Numero 6 è il simbolo della materia animata dallo spirito divino. 

 

Nome 

תפארת 

 

Tifareth – Bellezza –  Tau Peh Alef Resh Tau    400+80+1+200+400 = 1081 = 10

Tra le numerose definizioni di bellezza, la più soddisfacente è quella che la vede consistere nella giusta proporzione. Così, è interessante constatare che la Sefirah della Bellezza è il punto centrale del Pilastro dell’Equilibrio e di tutto l’Albero della Vita.

 

 Appellativi 

 

Zeir Anpin

Il Volto Minore; si distingue da Arik Anpin, Volto Maggiore o Vasto Volto, che è uno degli appellativi di Kether. L’immagine riflessa del Vasto Volto è chiamata il Volto Minore, oppure il Figlio. Dunque, Tifareth è il riflesso di Kether. L’Antico dei Giorni vede Sé Stesso riflesso come in uno specchio. 

 

Adamo

Tifareth è l’equilibrio di Chesed e Geburah. Hod e Netzach trovano ugualmente la loro sintesi in Tifareth, essendo sue emanazioni. In fine, Tifareth è Kether su un arco inferiore e Yesod su un arco superiore. Dunque, Tifareth è il centro di queste sei Sefiroth il cui insieme, a volte, viene chiamato Adam Kadmon, l’uomo archetipale.

 

Melekh

Il Re. Pur essendo una manifestazione minore di Kether e una generazione più giovane quando visto dall’alto, dunque dal punto di vista di Kether esso è un bambino. Tuttavia, quando è visto dal basso, dal punto di vista di Yesod e Malkuth, Tifareth è Melekh, il Re, il marito di Malkah, la Sposa che è uno degli appellativi di Malkuth.

Dal punto di vista della trasmutazione dell’energia, Tifareth è un dio sacrificato.

 

Immagine

 

Un bambino; una spiga di grano; un dio sacrificato; un re maestoso.

Tifareth è associata all’immagine di un bambino perché essa è il posto dell’incarnazione dell’ideale-dio. Tifareth è il Figlio che ci mostra Kether, il Padre.

Nella Gnosi cristiana, tutti i riferimenti al Padre si riferiscono a Kether, i riferimenti al Figlio si riferiscono a Tifareth, mentre i riferimenti allo Spirito Santo si riferiscono a Yesod. Dunque, a Tifareth sono assegnati i Misteri della Crocefissione.

In generale, tutti gli Dei Sacrificati dei vari pantheon trovano il loro posto in Tifareth.

Inoltre, questa Sefirah rappresenta anche il Redentore perché si sforza di redimere il suo Regno (Malkuth) riunendolo ai Sefirot superiori e mettendo in equilibrio le sei differenti forze che lo compongono.

In quanto trasmutatore tra i piani, Tifareth permette che il trascendente sia espresso in termini di simbolismo e che, a sua volta, il simbolismo sia tradotto in termini metafisici.

In tal modo, essa collega il piano psichico con il piano spirituale per mezzo dell’intelletto, mettendo a fuoco tutti e tre gli aspetti della nostra consapevolezza trinitaria.

Tifareth, non è solamente il centro del Dio sacrificato, ma anche il centro del Dio inebriante, Datore di Illuminazione.

A tal fine vengono sacrificati gli dei incarnati, che muoiono affinché la tremenda forza emozionale messa in atto possa compensare la forza squilibrata del Regno e redimerlo, cioè portarlo all’equilibrio.

Il sacrificio è la trasmutazione dell’energia da una forma all’altra, in quanto l’energia contenuta in una forma non può essere distrutta.

Quando si mette in atto un sacrificio, di qualsiasi sorta, prendiamo una forma statica di energia e, infrangendo la forma che la imprigiona, la mettiamo in libera circolazione.

Ciò che sacrifichiamo in una forma riappare a tempo debito in un’altra.

Applicando questo concetto alle idee religiose ed etiche di sacrificio ed otterrete alcuni indizi preziosissimi.

 

Simbolo

 

Stella di Davide. E’ rappresentato dall’esagramma o doppio triangolo intrecciato , simbolo dell’involuzione dello spirito che discende nella materia e dell’evoluzione della materia che prende coscienza. 

Dunque, il primo processo vitale è la caduta dello spirito nella materia. Il secondo consiste nella polarizzazione della materia. Il terzo processo vitale è l’evoluzione della materia.

 

Corrispondenze

 

Albero della Vita  

 

Esistono tre importanti chiavi della natura di Tifareth:

  1. è Kether su un arco inferiore e Yesod su un arco superiore
  2. è il centro di equilibrio dell’intero Albero della Vita
  3. è il punto di trasmutazione dell’energia dai piani sottili ai piani della forma e viceversa.

Si può comprendere Tifareth solo considerandolo il punto centrale di sei Sefirot, ove governa come un Re sul suo Regno.

Questi sei Sefirot costituiscono il Regno Archetipale, che si trova dietro il Regno della Forma, dominando e determinando la passività della materia.

Così, se Malkuth rappresenta la realtà materiale, Yesod è il doppio eterico.

Continuando a risalire lungo i Sentieri, incontriamo la Sefirah Hod, che è interessata alla conoscenza occulta e alla megia Cerimoniale e, successivamente, la Sefirah Netzach, interessata alle energie della Natura e ai contatti Primordiali.

Tifareth, sostenuto da Geburah e Gedulah (Chesed), rappresenta la veggenza, lo psichismo superiore dell’individualità.

Dunque, non deve essere visto come un fattore isolato, bensì come un nesso, un punto di messa a fuoco, un centro di transizione o trasmutazione, l’Intelligenza mediatrice fra macrocosmo e microcosmo.

Inoltre, è fondamentale tenere presente che il Pilastro Centrale è sempre interessato alla consapevolezza, mentre i due Pilastri Laterali riguardano i modi di operare dell’energia nei livelli diversi.

 

Corpo umano: il Cuore (il petto)

Virtù: Devozione. Definito come un amore superiore a noi stessi, l’idealismo.

Vizio: Orgoglio

VI° Comandamento: Non uccidere

 

Illuminazione

Dopo un’esperienza mistica, la sensazione del proprio corpo è differente. Ci si sente più leggeri e, allo stesso tempo, più forti, i movimenti sono più fluidi, le articolazioni più elastiche, si resta naturalmente diritti con la schiena, il collo e la testa perfettamente allineati.

Il corpo rimane teso verso l’alto, non si avverte la resistenza della forza gravitazionale ma ci si sente sorretti da una spinta interiore, mentre si sente fisicamente lo spazio che ci circonda, sopra la testa e sotto i piedi.

Si ha la sensazione di camminare a fianco del proprio stesso corpo, ed anche di poterne esplorare le varie parti.

Si comprende la rotondità della Terra, non solo come principio concettuale ma come sensazione vera e propria.

Ci si sente parte del paesaggio, come se il proprio corpo fosse esteso a tutto ciò che è possibile percepire. Allo stesso modo, ci si sente parte del Tutto.  

 

Provare l’esperienza mistica significa balzare ad un livello di consapevolezza superiore, ma poi, inevitabilmente, si discende al livello di origine.

Occorre in seguito conquistare lentamente ciò che si è intravisto.



Esperienza Spirituale

 

Esperienza della Compassione e Visione dell’Armonia 

E’ curioso che due Esperienze Spirituali separate e, a prima vista, senza rapporto tra loro, appartengano allo stesso livello. In effetti, questa è l’unica Sfera dell’Albero in cui ciò si verifica.

La nostra prima esperienza dello psichismo superiore è di solito in termini di interiorità psichica, ovvero dalla Sfera lunare del subconscio (Yesod).

Qui, si inizia ad avere visioni con l’Occhio interiore e a udire Voci con l’Orecchio interiore. 

Questa è una funzione normale della mente subconscia, ed è importantissimo che debba essere pienamente compresa, in quanto i malintesi su questo punto fanno nascere problemi psichici molto seri.

In seguito, riceviamo la prima delle iniziazioni maggiori, da alcune scuole detta “Conversazione col Santo Angelo Custode”. Il Santo Angelo Custode, detto anche “Daimon” è il nostro Io superiore che, altre scuole ancora, ciamano “Sè”.

La prima caratteristica di questo processo psichico, è che esso non consiste affatto in voci e visioni, ma è un’intensificazione della consapevolezza. Da questa sorta di accelerazione della mente, deriva un particolare “potere di visione penetrante”, che va al di là delle forme e che ha la natura dell’intuizione.

La consapevolezza superiore, infatti, non è razionale ma intuitiva e non ha a che fare con elaborazioni di impressioni sensoriali.

Nella psicologia trascendentale, le visioni che conservano una forma visibile sono caratteristiche di Yesod; altrettanto vale per le voci che vengono udite. Le illuminazioni che, invece, non hanno forma nè suono e che non possono essere descitte, sorgono verso Kether.

Tifareth è il punto in cui due tipi di consapevolezza, caratteristici di Kether e Yesod, vengono messi a fuoco. Si verifica, dunque, la dissoluzione della forma e la coagulazione della Coscienza nella consapevolezza.

Kether è metafisico, Yesod è psichico, e Tifareth è essenzialmente Mistico.

Il misticismo è inteso come tipo di attività mentale in cui la consapevolezza cessa di lavorare attraverso rappresentazioni simboliche subconsce e assume uno stato di passiava inerzia, e comprende, assume in sè, elementi astratti (idee) che hanno funzioni formative.

In Tifareth vengono ricevute le esperienze metafisiche (cioè al di sopra della consapevolezza) che illuminano i simboli psichici.

Fino a quando non giungiamo alla consapevolezza di Tifareth la nostra coscienza non sarà nè definita nè individualizzata. Per questo, esistono in psicologia tutta una serie di diturbi della personalità, caratteristiche disfunzionali del nostro Io derivanti da aspetti non itegrati di noi stessi.

Per poter proseguire oltre la consapevolezza di Tifareth, devi necessariamente ricomporre lo specchio frantumato per vedere chi sei. 

 

 

Tifareth in Atziluth

Colore: Rosa chiaro

 

Tarocchi: Sei di Bastoni. Vittoria

 

Nome Divino:   יהוה  אלהי ודעת  Yhvh Eloah ve-Daath

Questo Nome indica la manifestazione del Divino in Coscenza ed Equilibrio. 

E’ il nome di Dio nell’immobilità in mezzo al movimento, il silenzio al centro del suono. E’ l’asse centrale intorno a cui ruota la Creazione. 

Tifareth è il punto di equilibrio di tutti gli aspetti della natura umana che consente all’individuo di connettersi con il Divino.

Il Nome divino Eloah ve-Daath associa intimamente Tifareth alla Sefirah Invisibile (Daath o Da’at) della Conoscenza, che si trova tra Tifareth e Kether.

Il Tetragramma, che racchiude in sé i Quattro Elementi, ma anche il binomio Maschile e Femminile, unito al Nome Eloah Va Da’at indica Dio reso manifesto nella coscienza.

Nel microcosmo Tifareth è l’Io superiore e il modo della consapevolezza dell’individualità. E’ essenzialmente la sfera del misticismo, distinguendosi dalla magia di Yesod. Tuttavia, è solo mediante uno stato di coscienza in Tifareth che è possibile mettere in opera interventi “magici”. E’ in Tifareth che l’iniziato opera ed è qui che incontra i Maestri. 

Mediante il Nome e la comprensione del Nome di Eloah ve-Daath, ci si apre alla consapevolezza superiore.

Si ritiene comunemente che i Nomi di Potere esercitino diretta influenza sugli spiriti, sugli angeli, sui demoni eccetera.  Non è esattamente così.

Soltanto in proporzione al significato che una parola ha per noi, questa diviene una Parola di Potere. Ad esempio, il nome della vittima è per l’assassino una parola di potere.

Il Nome di Potere esercita la sua influenza sul magista e, esaltando e dirigendo la sua consapevolezza, lo mette nelle condizioni di entrare in contatto con l’energia scelta.

Se il Magista ha già avuto esperienza di quel particolare tipo di energia, la Parola di Potere desterà potenti ricordi subconsci.

Se invece non ne ha mai fatto esperienza e affronta la materia con lo spirito privo di immaginazione e incredulo dello studioso, i barbari Nomi di Evocazione saranno per lui soltanto un inganno.

Dunque, finché un individuo non ha fatto una determinata esperienza, non è “iniziato” e se non si è iniziati ad una determinata Sefirah, non ci si può servire dei suoi Nomi di Potere, anche se si conoscono.

Inoltre, secondo la Tradizione, non è sufficiente conoscere un Nome di Potere, bisogna anche sapere come farlo vibrare.

Si ritiene generalmente che la vibrazione di un Nome di Potere sia la nota giusta su cui cantarlo, ma la vibrazione magica è assai più di ciò. Quando uno è profondamente commosso e, al tempo stesso, devozionalmente esaltato, la voce scende di parecchi toni sotto il suo tono consueto.

 

 

Tifareth in Briah

Colore: Giallo chiaro

Tarocchi: Sei di Coppe. Gioia

Nome Arcangelico:רפאל Rafael

Il Nome Rafael significa “guarigione”, perciò questo Arcangelo è spesso raffigurato con il caduceo di Esculapio, oggi utilizzato per simboleggiare la medicina e la farmacologia. Qualche volta, Rafael è munito del Caduceo di Ermete.  

 

 

Tifareth in Yetzirah

 

Colore: Rosa 

 

Tarocchi: Sei di Spade. Successo meritato

 

 Nome Angelico:מלאים Melekim; nel cristianesimo troviamo le Potestà

La parola מלאך malak significa re, sovrano, governatore. Può essere inteso anche come Maestro.

Dalla stessa radice, derivano anche le seguenti parole: מַלְאַךְ malak che significa angelo, messaggero; מְלָאכָה melakah che significa occupazione, lavoro, opera; מַהֲלָךְ mahalak che indica un viaggio, una passeggiata, un andare.

Essendo nel Mondo della Formazione, i Melechim sono i formatori di equilibrio e centralizzazione. In pratica sono le Leggi che mantengono insieme le strutture.

Se il centro è sano, la disposizione periferica continua la sua progressione ciclica per un buon periodo, con risultati equilibrati. Se il centro è sbilanciato, il sistema periferico si interrompe.

 

Tifareth in Assiah

 

Colore: Ambra dorata

 

Tarocchi: Sei di Denari. Successo materiale

 

Idea: שמש Shemesh. Il Sole

Shemesh è, per i cabalisti, il punto centrale della nostra esistenza, come il Sole lo è del sistema solare, e Tifareth lo è dell’Albero della Vita.

Senza un Sole Interiore, senza un cuore forte e splendente, brancoliamo nell’oscurità. 

E’ interessante notare che tutti gli Idei-Sole sono guaritori e tutti i guaritori sono divinità solari.

Il simbolo del Sole nel regno minerale è l’oro, conosciuto da sempre e ovunque come l’unica sostanza sulla Terra ad essere incorruttibile.

 

 

Tifareth nelle Qelipoth

 

Bershoat: I Pozzi dell’Abisso 

Legione: Thagirion. I Disputatori; I Fomentatori. Poteri dell’Aria.

Essendo Tifareth la Sefirah dell’armonia e dell’equilibrio, più precisamente tra la Grazia di Chesed e la Severità di Geburah, è implicita anche l’idea di tensione e oscillazione tra due forze opposte e complementari.

Si potrebbe dire che Thagirion sia l’aspetto negativo di questo dogma.

 

Demone: Belfegor (o Baalphegor) בַּעַל-פְּעוֹר 

Tifereth
Belphegor – Dizionario Infernale – Collin de Plancy

Belphegor nacque come Baal-Peor, il Moabita , il padre di Dio a cui gli israeliti si affezionarono a Shittim, associato con licenziosità e orge. Fu adorato sotto forma di fallo

Nella demonologia, Belphegor è uno dei sette principi dell’inferno e che aiuta le persone a fare scoperte e invenzioni ingegnose, che le renderanno ricche. Tuttavia, il suo ruolo di demone è quello di seminare discordia tra gli attraverso la ripartizione della ricchezza. 

Il vescovo e cacciatore di streghe Peter Binsfeld credeva che Belphegor tentasse per mezzo della pigrizia. Infatti, secondo la Classificazione dei demoni di Binsfeld di Peter Binsfeld, Belphegor è il principale demone del peccato mortale noto come Bradipo nella tradizione cristiana. 

Secondo il Dictionnaire Infernal di De Plancy, Belphegor è l’ambasciatore dell’Inferno in Francia. Di conseguenza, il suo avversario è Santa Maria Maddalena, una delle sante patrone della Francia.

 

 

 

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