W. Blake Il grando drago rosso e la besta del Mare

Malkuth, la Decima Sefirah. Il Regno

Descrizione

Corrispondenze

Malkuth in Atziluth

Malkuth in Briah

Malkuth in Yetzirah

Malkuth in Assiah

Malkuth nelle Qelipoth

divisore

Descrizione

 

Numero 10

Il Numero 10 mette è la Legge dei Connotati e delle Segnature: ogni Essere manifesta il proprio carattere per mezzo di particolari Segni.

Tenendo conto che lo psichico influenza il fisico, cioè l’anima influenza il corpo, è possibile riconoscere caratteristiche psichiche osservando determinatate caratteristice fisici. Ciò che è alla base di tutte  le scienze divinatorie. 

 

Nome

מלכות

 

Malkuth = Regno = Mem Lamed Kaf Vau Tau = Regno = 496. Triangolo di 31. E’ lo stesso valore di Leviatan, e tzror (mazzo).

Mem Lamed Kaf = Malak = regnare; oppure Melek = Re.

Malkuth è il punto finale di tutte le attività dell’Albero della Vita, l’ultima stazione della discesa del flusso di Luce Infinita attraverso i Sefiroth. 

In Malkuth la Luce, intesa anche come energia e consapevolezza,  inizia a risalire. 

L’ordine di distinzione tra alto e basso ci viene offerto dalla stessa radice etimologica della parola Malkhut, che deriva dalle lettere מלכ Mem Lamed Kaf che formano la parola “melekh”, che significa “re”, o “malakh” che ha il significato di “regnare”. 

Queste tre lettere sono le iniziali delle tre parole: Noach (cervello,) Lev (cuore) e Kaved (fegato).

Il cervello rappresenta la sede non solo del pensiero, il cuore è la sede dei sentimenti, mentre il fegato è il luogo delle emozioni e della vitalià fisica. 

L’ordine di successione di queste tre lettere è stato interpretato dai cabalisti come il simbolo della giusta scala gerarchica da stabilire all’interno dell’essere umano: 

“moach shalit al ha-lev, shalit al ha-caved” cioè “il cervello controlla il cuore, che controlla il fegato”. 

Invertendo l’ordine delle lettere, si ottiene la parola khelem (Kaf Mem Lamed) che significa svergognare, insultare. 

Nello stabilire la supremazia del cervello sul cuore, si intende che il cuore sia il motore mentre il cervello il conducente. E’ ciò che intendeva anche il noto occultista Aleister Crowley con il motto “Amore sotto il dominio della Volontà”. 

Questo concetto è espresso simbolicamente dal settimo arcano dei Tarocchi, il Carro, in cui i cavalli rappresentano il cuore, il cocchiere l’intelletto, e la struttura del carro il fegato che contiene l’energia vitale. 

Regnare significa governare e gestire, non reprimere o eliminare.

La parola Regno indica anche un area circoscritta, sulla quale viene esercitato il potere, il governo. All’esterno di quell’area, l’esercizio di tale potere diviene sopruso, prepotenza, sopraffazione del forte sul debole, sfruttamento, tirannia.

Malkuth è il Regno, su cui governa il Re. Il Re è l’Adam Qadmon, l’Uomo Celeste. Dunque, il Re non ha un’esistenza materiale ma è l’insieme delle sei Sefirot sopra a Malkuth che è la loro manifestazione, nonché la manifestazione dell’Adam Qadmon.

Malkuth è detto  anche la Regina, in questo caso Tifareth è il Re, in quanto l’Adamo Qadmon è il Mediatore per eccellenza e unisce l’Infinito al Finito. E’ rappresentato con la corona che tocca l’Assoluto, l’Ayn Sof, e i piedi che sfiorano il mondo materiale.

 

 

Appellativi

Malkuth ha numerosi appellativi: La Porta; La Porta della Morte; La porta dell’Ombra della Morte; La Porta del Pianto; La Porta della Giustizia; La Porta della Preghiera; La Porta della Figlia dei Potenti; Porta del Giardino di Eden; La Madre Inferiore; Malkah, la Regina; Kallah la sposa; La Vergine.

Gli appellativi addizionali assegnati a Malkuth rivelano chiaramente i suoi attributi. Esso è considerato come la Porta in quanto l’utero della Madre è la Porta della vita, ma è anche la Porta della Morte in quanto la nascita sul piano della forma è la morte a cose superiori. La Terra da cui abbiamo origine, che dona i frutti necessari al sostentamento, è anche la stessa che ci accoglie nel suo grembo dopo la morte.

 

Immagine

Una giovane donna incoronata seduta sul trono, dunque una Regina. 

La donna a cui si fa riferimento è la dea Iside, in particolare ad Iside velata, ad indicare che le energie nascoste dietro la forma esteriore e materiale. 

Quest’idea è presente anche nel simbolismo di Binah e, in effetti, Malkuth è Binah su un arco inferiore, come è chiaramente annunciato nel testo Yetziratico.

Binah è chiamata la Scura Madre Sterile, mentre Malkuth è chiamata Kallah, la Lucente Madre Fertile, o anche la Sposa. 

In base alla legge della polarità alternate, ciò che è negativo nei piani esteriori è positivo in quelli interiori, e viceversa. 

Binah, è sterile perché il polo positivo è sempre datore di stimolo, mai il produttore di un risultato. Malkuth, il polo negativo e ricettivo, dunque femminile, è in grado di procreare.

Malkuth è il femminile per eccellenza, la sposa desiderata, la Shekinah o la parte femminile di Dio. 

Sia Binah che Malkuth sono chiamate Madri, rispettivamente Superiore e Inferiore: Binah è il datore di forma primordiale, mentre Malkuth è la sfera della forma materiale.

Malkuth è materia inanimata finché non lo animano i poteri di Yesod che è il veicolo della vita. Yesod è il datore di energia vitale, e qualsiasi forma costruita nella sua Sfera sarà impersonata nella Sfera di Malkuth.

 

 

Simboli

 

L’altare del doppio cubo 

E’ simbolo del “come in alto così in basso” e insegna che il visibile è riflesso dell’invisibile. 

L’altare cubico è l’Altare dei Misteri e viene posizionato al centro dello spazio, a differenza dall’altare tavola, che dovrebbe essere sempre posizionato ad oriente, dove nasce il Sole.

 

La Croce Greca o Croce degli Elementi

malkuthRappresenta i quattro elementi in equilibrio stabile, che è la perfezione di Malkuth. 

Essa è rappresentata sull’Albero mediante la divisione di Malkuth in quattro quarti, colorati rispettivamente: giallo limone verso Yesod, verde oliva verso Netzach, ruggine verso Hod e nero verso il basso. Questi sono i riflessi dei Tre Pilastri, oscurati e temperati dal Velo della Materia. 

Così tutte le cose sono sommate in Malkuth, sebbene viste oscuramente in uno specchio, per riflesso, e non faccia a faccia. 

I quattro spicchi in cui viene suddiviso Malkuth rappresentano i Quattro Elementi.

La classificazione elementale fornisce una chiave preziosa, che permette di identificare prontamente la relazione e la corrispondenza tra il piano fisico e i processi vitali dietro di esso.

La Terra di Malkuth è la materia inerte così come la conosciamo. 

L’Acqua e l’Aria di Malkuth sono i tipi di attività della materia, riscontrabili sia nelle molecole che nelle masse, che possono essere classificati sotto le due voci di anabolismo e catabolismo, cioè il processo associativo e dissociativo. 

Questi due processi sono riconducibili anche a due diversi approcci mentali, quello analitico e sintetico.

L’approccio analitico tende a scomporre la realtà in piccole parti per analizzarle singolarmente. E’ relativo alla sfera intellettuale rappresentata da Hod e all’Elemento Aria.

L’approccio simbolico tende, invece, ad avere una visione di insieme, di sintesi della realtà, rappresentata dalla sfera emozionale, la Sfera di Nezach, nonché dall’Elemento Acqua.

Soltanto lavorando sugli aspetti più sottili della materia, cui gli iniziati danno il nome di Elemento Fuoco, le forze Yesodiche possono produrre un qualsiasi effetto. 

Il Fuoco primordiale è una sorta di superstrato della Materia, uno stato di reazioni; l’Acqua primordiale è protoplasma puro; la Terra primordiale è materia inorganica; l’Aria primordiale è la capacità di raggiungere lo stato di relazione.

 

 

Corrispondenze

 

Corpo Umano

I Piedi

Se i piedi non sono solidamente piantati sulla Terra, non vi è stabilità. I piedi sono le nostre radici: bisogna essere ben radicati nel corpo, bisogna essere consapevoli delle proprie origini, per poter alzarsi verso il cielo.

Secondo la dottrina Cabalistica, la Saetta, essendo scesa attraverso l’Albero fino alla sua estremità inferiore (Malkuth), è ora sostituita dal simbolo del Serpente della Saggezza, le cui spire si attorcigliano verso l’altro sui Sentieri finché la sua testa poggia a fianco di Kether. 

La Saetta rappresenta la discesa inconscia dell’energia, costruisce i piani della manifestazione, passa da attiva a passiva e viceversa affinché possa essere mantenuto l’equilibrio. 

Il Serpente che si attorciglia sui Sentieri rappresenta l’alba della consapevolezza ed è il simbolo dell’iniziazione. Malkuth è l’inizio del cammino di risalita. Incominciare a risalire diventa possibile solo dopo aver scoperto di essere “caduti”, ed essersi resi conto della propria posizione inferiore.

 

 

X° Comandamento

Non desiderare la casa del tuo prossimo; non desiderare la moglie di lui, né il suo schiavo e la sua schiava, né il suo bue né il suo asino né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo.

 

 

Virtù

Discriminazione 

Quest’idea è ulteriormente sviluppata nel simbolismo degli antichi, i quali affermavano che la corrispondenza di Malkuth nel microcosmo si trova nell’ano. 

Anche nella Filosofia Orientale il primo Chakra corrisponde alla zona perineale. 

Dunque, è virtù speciale di Malkuth agire come una sorta di filtro che espelle ciò che è esaurito e conserva ciò che mantiene ancora la sua utilità.

Qualsiasi cosa abbia esaurito il suo potenziale deve essere espulsa. Le scorie espulse finiscono nelle sfere Qeliphotiche, una sorta di serbatoio di energia disorganizzata derivante da forme infrante, espulse dall’evoluzione. 

La tendenza di queste energie è di assumere nuovamente e grossolanamente le forme cui erano abituate prima di essere infrante. Ne consegue che non siano adatte ad essere utilizzate, se non dopo una completa purificazione. 

Persino chi non ha dimestichezza con la Magia, troverà facilmente queste energie disponibili e potrà utilizzarle, ma con l’unica conguenza di un disastro completo.

Questa è la ragione per cui i culti del sottosuolo sono indesiderabili, come ad esempio l’evocazione dei defunti e la necromanzia in generale. 

 

Vizio

 

Avarizia 

Un’eccessiva stabilità può dare origine alla pigrizia e all’inerzia.

Una delle cose più importanti che dobbiamo fare per elevarci dalle limitazioni della vita in Malkuth è imparare a rinunciare, a sacrificare il minore al maggiore e, in tal modo, comprare la perla di gran valore. 

Non rinunciare a nulla, significa trattenere tutto. 

Questo è il concetto di avarizia è inteso come una ritenzione, l’esatto opposto della discriminazione che espelle gli escrementi della vita. E’ interessante notare che Freud dichiara che l’avaro è invariabilmente costipato e associa alle feci il sogno del denaro.

Psichicamente, ciò significa anche non riuscire a staccarsi da situazioni ormai logore, a non lasciare andare.

 

Illuminazione

 

Riconoscere Segni e Simboli. Consiste nel saper riconoscere il meccanismo dinamico che regola gli eventi, dando così un senso a ciò che accade. 

Questo modo di sentire permette di avere una visione più articolata e contestualizzata di se stessi e degli altri, di riconoscere i segnali che anticipano gli eventi, ma anche i segni e i simboli che operano nel nostro Universo interiore. 

C’è una curiosa dottrina alchemica a riguardo. I segni dei pianeti sono composti da tre simboli: il disco solare, il crescente lunare, e la croce della corrosione o sacrificio. Questi simboli,  se interpretati correttamente, forniscono la chiave della natura alchemica dell’Astro e l’utilizzo pratico.

Per esempio, Marte, nel cui simbolo la croce sormonta il cerchio, è detto essere esternamente corrosivo ma internamente solare; Venere, il cui cerchio sormonta la croce, è detta essere esternamente solare, ma internamente corrosiva, o, nelle parole della Scrittura, dolce nella bocca ma amara nella pancia.

 

Esperienza Spirituale

 

Shiflut, l’Abbassamento e la e Visione dell’Angelo Custode (o Daimon)

Inizialmente, l’esperienza di Malkhut è una sensazione di mancanza, di vuoto, di passività. Può consistere nella solitudine affettiva, nella durezza della povertà o della malattia, nella vicinanza alla morte. È un senso d’oscurità, di sterilità. 

Questo stato è Malkhut, il ricettore per eccellenza, il vuoto disponibile. In esso ha radice il desiderio di ricevere, una delle due forze fondamentali che animano la creazione. E’ la radice di tutti i desideri, dai più egoistici ai più nobili.

Il compito da svolgere in Malkhut consiste nel riconoscere i propri veri desideri, distogliendosi da propositi caduchi. Qui dobbiamo maturare il riconoscimento di ciò che ci manca veramente, della parte più infelice di noi. 

Malkhut è quindi autocontrollo, è il luogo dove risiedono la capacità e la forza di dirigere i propri desideri e inclinazioni. Le cadute e le sofferenze devono amplificare il desiderio creando in noi un grembo ricettore di notevole portata. Si riceve ciò che si desidera, almeno in certa misura, ed è per ciò che è così importante orientare i propri bisogni verso la giusta direzione. 

Il decimo Comandamento insegna a non desiderare le cose di altri, ovvero le cose che non abbiamo. E’ implicito il saper godere di ciò che si ha, senza invidia o rabbia dovuta a sentimenti di ingiustizia. Ma, ad un livello più alto, significa appunto conquistare i propri desideri.

Conquistando i propri desideri, si conquista la potenza dell’immaginazione. 

Senza questa esperienza ogni atto di governo e ogni espressione di potere sono destinati prima o poi a crollare miseramente, come una Torre di Babele, simbolo dell’arroganza e della presunzione umana. 

Come espresso nella Filosofia Orientale, occorre sedere ai Piedi del Maestro: ciò implica porsi in uno stato ricettivo, rappresentato dall’inerzia di Malkuth, per ricevere gli insegnamenti. 

Solo da questa condizione si può fare l’esperienza della Visione del Santo Angelo Custode o Daimon, cioè dell’Io Superiore o Sé, che è in ciascuno di noi. Egli è ciò che spinge l’individuo a divenire ciò che è. 

 

 

Malkuth in Atziluth

Colore: Giallo

Tarocchi: Dieci di Bastoni 

Il Signore dell’Oppressione, è considerata la carta più spirituale, ma l’energia sottile che rappresenta è altamente corrosiva sul piano materiale, in quanto è un’energia trasformatrice, e trasformare implica “distruggere” ciò che è per modificarlo. E’ quindi un presagio di dolore, ma anche di crescita. 

Nome divino:  אדוני הארץ Adonai ha-AretzSignore della Terra

Qui vediamo chiaramente l’affermazione della supremazia dell’Unico Dio nel Regno terreno.

In qualsiasi operazione magica, il Mago prende volontariamente il potere nelle sue mani. Per questo, ogni operazione dovrebbe cominciare con l’invocazione ad Adonai ah-Arez, riconoscendo il potere che dimora dietro la materia. Dunque, si deve dimorare nel proprio Tempio (il corpo fisico) e governarvi, e che nessuna forza possa infrangere la devozione all’Uno. 

 

 

Malkuth in Briah

Colore: Giallo limone, oliva, rossiccio e nero.

Tarocchi: Dieci di Coppe. il Signore del Successo Perfezionato.

Mostra felicità e abbondanza materiale, ma si tratta si successi effimei, estemporanei se non addirittura illusori, che presto lasceranno il posto ad un sentimento di vuoto e di abbandono.

Nome Arcangelico: Sandalfon

Moses Cordovero identificò in Sandalfon il nome angelico con cui venne chiamato il profeta Elia dopo che, secondo la narrazione biblica, ascese in cielo. 

Sandalfon è gemello di Metatron, l’Agelo di Kether che, come Sandalfon, ha la sua  origne terrena nel profeta Enoch, anch’egli asceso al cielo. Per questa ragione, qualche volta, Sandalfon è chiamato dai Cabalisti l’Angelo Oscuro, in antitesi a Metatron l’Angelo del Volto o l’Angelo Lucente. 

Entrambi risiedono dietro il Trono di Gloria e, si ritiene, stiano dietro la spalla destra e sinistra della nostra anima nei momenti di crisi.

Sandalfon personifica il movimento e il trasferimento di energie tra i regni superiori e quelli inferiori. Alcune fonti lo identificano come il sovrano angelico di Assiah, il mondo materiale dell’azione. Spesso è invocato sugli amuleti come protezione contro le forze del male.

 

 

Malkuth in Yetzirah

 

Colore: Giallo limone, oliva, rossiccio e nero maculato d’oro.

Tarocchi: Dieci di Spade.Il Signore della Rovina. E’ detto essere la carta peggiore del mazzo che possa essere girata in una divinazione, in quanto annuncia il sacrificio di tutte le cose materiali. Possiamo consolare a riguardo, poichè tale sacrificio avrà notevoli vantaggi a livello spirituale.

Nome Angelico: Ashim, le Anime di Fuoco, o Particelle Ardenti.

Un’anima di fuoco è, nella realtà dei fatti, la consapevolezza di un atomo. Di conseguenza, gli Ashim, rappresentano la consapevolezza naturale della materia, in quanto gli Ashim stessi conferiscono alla materia le sue caratteristiche. 

Sono queste Vite Ardenti, queste infinitesimali cariche elettriche, che oscillano perennemente avanti e indietro con tremenda attività nello sfondo della materia e formano la sua base. Tutto ciò che conosciamo come materia si costruisce su questo fondamento, che oggi trova conferma nella fisica delle Particelle.

 

 

Malkuth in Assiah

Colore: Nero striato di giallo

Tarocchi: Dieci di Denari. il Signore della Ricchezza. Annuncia invece ricchezze materiali, ma che avranno un influsso corrosivo sul piano interiore.

Idea: Noah, la Terra.

Nella mitologia ellenica corrisponde alla dea Demetra. L’Inno peudo-omerico a Demetra, conosciuto anche come Il Ratto di Persefone, strettamente correlato ai Misteri Eleusini, rappresenta perfettamente i misteri della Sfera di Malkuth.

Malkuth, di solito corrisponde al nostro pianeta, la Terra, tuttavia, recentemente,  corrispondere Malkuth a Plutone. Nell’esoterismo Plutone corrisponde a Da’at, la Sefirah fantasma. 

Nella mitologia, Plutone corrisponde all’Ade dei greci, che altri non è se l’aspetto ctonio di Zeus. Per i greci, più che una divinità il nome Ade si riferiva al Regno dei Morti, identificato con le profondità della terra. 

Ad Ade venne sacrificata Persefone, che divenne, suo malgrado, regina del Regno dei Morti. La coppia Ade-Persefone rappresenta, oltre al ciclo delle stagioni, il profondo mistero della morte e della rinascita.

In conclusione, entrambe le corrispondenze di Malkuth, con la Terra e con Plutone, non sono affatto antitetiche.  

Il periodo di rotazione di Plutone è 248, uno dei numeri più importanti della Cabala. 

Esso è il valore numerico della radice Chet-Mem-Resh, una delle sole sette radici che possiedono un significato compiuto per ognuna delle loro permutazioni:

Chet-Mem-Resh (chomer) significa materia. 

Resh – Chet – Mem significa grembo, inteso proprio come grembo materno in cui avviene la fecondazione e la maturazione che precede la nascita. Può essere riferito anche al grembo della Madre Terra che, fecondato con il seme, lo porterà a germogliare e a dare i suoi frutti. 

Resh-Mem-Chet (ramach) significa lancia. E’ la lancia che fende l’aria (intelletto, discriminazione) e centra il bersaglio. Bisogna combattere con la lancia della discriminazione. Il seme deve essere lanciato nella terra per germogliare, ma sia il seme che la terra devono essere adatti.

Chet-Resh-Mem (cherem) significa scomunica. Se non si centra il bersaglio il seme non germoglia. Si perde la comunicazione con le energie della materia.

Mem-Chet-Resh  (machar) significa domani, cioè il futuro, trasformato e rigenerato a vita nuova. Il seme che germoglia è una promessa del futuro.

Mem-Resh-Chet (marach) significa espandere, ovvero espandere la propria coscienza oltre i limiti della materia.

 

 

Malkuth nelle Qlipoth

Legione: Reshaim. I Malvagi

Sono spiriti della forza violenta e distruttiva degli Elementi: Gibburim (fuoco), Refaim (Aria), Nefilim (Acqua), Anakim (Terra).

 

Demone: Behemoth, la Bestia

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Behemoth – Dizionario Infernale – Collin de Plancy

Behemoth – Dizionario Infernale – Collin de Plancy

La parola è probabilmente la forma plurale dell’ebraico בהמה (bəhēmāh – animale). Potrebbe quindi costituire un esempio di pluralis excellentiae, un’usanza ebraica di esprimere la grandezza di qualcosa pluralizzandone il nome. Indicherebbe, dunque, che il Behemoth si distingua dagli altri animali per potenza e forza. Assieme al leviatano e allo ziz,  è descritta come la creatura più straordinaria della Terra, imbattibile per tutti tranne che per il suo creatore («Egli è la prima delle opere di Dio; solo il suo Creatore lo minaccia di spada» Gb 40,20).

Nel Dizionario infernale redatto da Collin de Plancy Behemoth viene citato, dalla letteratura antecedente, come un edonistico demone gran mescitore, cioè dedito alla mescita di verità e menzogna, ma anche degli eccessi dei piaceri del ventre (lussuria e ingordigia), tanto che viene appunto raffigurato come un elefante, un ippopotamo, un rinoceronte, un bufalo d’acqua o comunque una bestia ben pasciuta.

Talvolta come Demone troviamo Nehemah, un demone femminile menzionato nello Zohar, compagna di Lilith, spesso confusa con un’altra Nahamah, sorella di Tubal-Qain.

 

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