Caratteristiche del Crisoprasio
FORMULA CHIMICA SiO2 + (Ni) diossido di silicio + nichel
CLASSE MINERALOGICA ossidi
GRUPPO CRISTALLINO dimetrico
SISTEMA CRISTALLINO trigonale
COLORE verde chiaro
LUCENTEZZA vitrea
TRASPARENZA traslucido
PLEOCROISMO assente
FLUORESCENZA assente
DUREZZA (scala di Mohs) 7
FRATTURA concoide
SFALDATURA
STRISCIO
GENESI Il Crisoprasio è un Calcedonio il cui tipico colore verde chiaro è dovuto alla presenza di tracce di nichel, dovuta al tipo di mineralizzazione del Crisoprasio: quella principale è di tipo idrotermale da soluzioni acquose calde di origine magmatica oppure metamorfico in lateriti formatesi per alterazione di serpentiniti nichelifere o altri tipi di rocce.
GIACIMENTI Le maggiori concentrazioni si trovano nel Queensland e nell’Australia Occidentale, in Germania, Polonia, Russia, Arizona, California e Brasile.
UTILIZZI A causa della sua relativa rarità e della particolare colorazione, il Crisoprasio, in specie quello detto “imperiale”, è una delle varietà di calcedonio più apprezzate e costose. Tagliate generalmente a cabochon, le gemme migliori sono valutate quanto la giada con cui talvolta il Crisoprasio viene confuso.
Il colore schiarisce se lasciata al calore o all’esposizione dei raggi solari, ma può recuperare l’idratazione se lasciata in luoghi umidi o sottoterra.
Da evitare assolutamente l’esposizione al sale e al sole che disidratano la pietra, che invece ama gli ambienti umidi e in ombra.
Perfetta da posizionare nelle stanze da bagno, nelle terme, negli ambienti che mirano ad ottenere la pulizia fisica e psichica.
Il Crisoprasio nella Storia
Il Crisoprasio deve il suo nome alla varietà che presenta inclusioni di pirite e che era nota già ai tempi dei greci come kyronprason, cioè “porro dorato”.
Anticamente, il Crisoprasio era associato alla dea Venere e rappresentava “il divino amore per la verità”, come lo definì il mistico e filosofo Emanuel Swedenborg nel ‘700.
Durante il Medioevo, Hildegard von Bingen (1098 – 1179) compositrice e naturalista tedesca, attribuì a questa pietra un’azione disintossicante, efficace in particolar modo contro la gotta, e un effetto calmante per gli stati di collera.
ll famoso teologo e filosofo Alberto Magno (1206 – 1280), nel suo libro Segreti e virtù di erbe, pietre e animali, racconta che Alessandro il Grande soleva portare una pietra di crisoprasio nella sua cintura, convinto che il suo potere gli avrebbe assicurato la vittoria in battaglia.

Sono molti i casi in cui la gemma è stata accostata a gioielli più preziosi, dalle corone regali al celebre anello ad otto petali di Federico II, dove la pietra centrale, contornata da numerosi splendidi diamanti, era un crisoprasio di valore irrisorio, ma di alto significato allegorico e religioso.
Come risulta da “I regali Sepolcri del Duomo di Palermo” di Francesco Danieli, edito a Napoli nel 1784, la salma di Federico di Hohenstaufen riposava all’interno del sarcofago in uno stato di perfetta conservazione e corredata da vari ornamenti.
Federico II indossava varie tuniche impreziosite da fibbie, fregi e fini ricami. L’augusto capo, ricoperto da una corona costruita da lamine d’argento dorato, perle e pietre preziose, poggiava su un cuscino di cuoio; accanto al collo c’era il globo, simbolo della maestà imperiale; sul fianco sinistro si vedeva la spada con il manico di legno anch’esso ornato da fili di argento dorato. Le mani erano incrociate sul ventre, la mano destra ornata da un anello che recava incastonata una grande pietra verde circondata da otto petali dorati.
L’uomo che era stato incoronato imperatore nella cappella di Aquisgrana dalla forma ottagonale, che aveva realizzato l’opera di Castel del Monte pure dalla forma ottagonale, indossava per il suo ultimo viaggio un anello con otto petali. Otto è, tra l’altro, il numero di Venere.
Tuttavia, il Danieli riferisce un dubbio sull’identità di un compagno di tomba di Federico. Infatti, a quanto è dato oggi di conoscere, nel 1338 e nel 1342 il sarcofago di granito rosso di Federico II, fu aperto per accogliere altri due personaggi che i documenti dell’epoca fanno corrispondere a Guglielmo duca di Atene ed a Pietro II, entrambi figli di Federico II d’Aragona.
Ebbene, secondo il Danieli, in luogo di Guglielmo duca di Atene pareva esserci una donna.
Nel 1994, in onore dell’ottocentesimo anniversario della nascita di Federico II, nell’ambito dei programmi commemorativi, sono state effettuate due distinte ricognizioni endoscopiche, introducendo nell’urna un sofisticato occhio elettronico.
Con stupore dei periti, le piccole telecamere ritrassero solo stracci, paglia e stoppa che solitamente è utilizzata per riempire i corpi eviscerati ed imbalsamati.
Che cosa è successo? Le ipotesi sono ancora aperte.
Corrispondenze del Crisoprasio
Il Crisoprasio ha un’energia ricettiva femminile. E’ in analogia con l’Elemento Terra, il Pianeta Venere, il Segno Zodiacale della Vergine, e con il Chakra del Cuore, Anahata.
L’energia ricettiva ha un effetto calmante, materno, protettivo, stabilizzante, che rende il Crisoprasio adatto per affrontare paure, pessimismo, insicurezza, senso di inadeguatezza.
Svolge un’azione sedativa sul sistema nervoso, modera le emozioni, stimola il distacco dalle situazioni disturbanti. In questo modo, permette di rielaborare e trasformare le immagini negative.
Allontana invidia, ingordigia e avidità, rancori e fissazioni sul passato, disturbi ossessivo-compulsivi, aggressività, desideri di vendetta, odio e cattiveria, incapacità di amare e di essere amati, narcisismo, manie di grandezza, idealizzazioni, paura di invecchiare e di morire.
Molto utile per chi lavora a contatto con il pubblico poiché protegge dalle influenze negative che molte persone tendono a proiettare inconsciamente sfogando rabbia e frustrazioni.
ELEMENTO TERRA Il colore verde mette il Crisoprasio in analogia con l’Elemento Terra, dunque con tutto ciò che è materiale, fisico e sensuale inteso come ciò che viene percepito attraverso i sensi fisici.
Favorisce il benessere materiale: attira il denaro, la ricchezza, la prosperità e la stabilità, inducendo uno stato mentale che aiuta a godersi la vita.
PIANETA VENERE Il Crisoprasio è utile per prevenire e curare le malattie veneree in genere, ma aiuta anche a superare i problemi legati alla sfera sessuale: si può utilizzare anche nei casi di negazione della sensualità, di anorgasmia, frigidità o impotenza, eiaculazione precoce, disturbi alla prostata o alle ovaie (in questi casi può potare giovamenti come palliativo persino nei casi di tumore).
Infine offre notevoli benefici nei casi di infertilità per le donne: oltre ad allontanare la paura di non avere figli, si dice che se si acquista un Crisoprasio a forma di uovo si avrà presto notizia di una nascita in famiglia.
SEGNO ZODIACALE VERGINE Il Segno Zodiacale della Vergine è il Segno Mobile dell’Elemento Terra, dominato dal Pianeta Mercurio. Rappresenta la materia grezza, il ricettore universale, il grembo materno.
Abbiamo già visto che il colore verde del Crisoprasio lo rende analogicamente associabile alla materia; si tratta della materia rima, ancora da raffinare e lavorare.
Per questo il Crisoprasio è detto la pietra della sincerità: una sincerità concreta, tangibile, brutale, senza filtri, senza illusioni.
Questa sincerità ci racconta che siamo fatti di carne ed ossa, che viviamo in un mondo materiale e assaporiamo la vita attraverso i sensi. Non neghiamoci questo piacere, questa gioia di vivere, questa ricchezza, mentendo a noi stessi su ciò che siamo.
Amiamo attraverso i sensi e la sensualità; per mezzo della sessualità ci uniamo e siamo in grado di creare la vita, e questo è il nostro miracolo. Noi, siamo fatti di materia prima ancora di diventare esseri pensanti.
La materia è sincera, pura; è la mente che … mente. Per purezza si intende spesso l’assenza di contaminazione esterna, che non significa, però, né chiusura né evitamento, ma una condizione di separazione, di distacco. E’ proprio questa separazione che ci rende individui completi:l’essere Uno, Unico, Monos. Siamo dei piccoli sistemi finiti, chiusi, ed è proprio questo essere completi, fatti e finiti, a renderci unici.
La sincerità è anche l’assenza di bugie, comprese le menzogne che noi stessi ci raccontiamo da soli e a cui crediamo fermamente, creando blocchi e situazione disfunzionali senza rendercene conto. La mente, mente. Ma è in grado di creare la realtà, o meglio l’illusione, in cui viviamo, elaborando le percezioni sensoriali e cenestesiche.
L’Essere Umano, di per sé, si inventa le cose e ci crede: in questo modo crea la sua realtà.
Utilizzi del Crisoprasio
Il colore del Crisoprasio schiarisce se esposta al calore o ai raggi solari, ma può recuperare l’idratazione se lasciata in luoghi umidi o sottoterra.
Dunque, il Crisoprasio teme la disidratazione: occorre evitare assolutamente l’esposizione al sale e al sole.
Per purificare e ricaricare un Crisoprasio occorrerà sistemarlo in ambienti umidi e in ombra, ad esempio sottoterra.
Questa pietra è perfetta da posizionare nelle stanze da bagno, nelle terme, negli ambienti che mirano ad ottenere la purificazione fisica e psichica.
Si sconsiglia di portare il Crisoprasio a contatto con la pelle: la presenza di nichel può causare reazioni allergiche, come la dermatite da contatto. Oltretutto, la sovraesposizione al nichel ha effetti cancerogeni.
Tuttavia, per la legge della medicina omeopatica, ecco che il Crisoprasio può prevenire o attenuare reazioni allergiche, soprattutto se usato in sinergia con l’Acquamarina. Se utilizzato in sinergia con il Quarzo fumè, sembra che agisca sulle micosi.
Si ritiene che l’acqua energizzata o l’elisir da bere, ottenuti lasciando un Crisoprasio immerso in acqua per 15-20 minuti, sono utili in caso di malattie veneree, ma anche contro il cosiddetto malocchio. Insomma, aiuta a liberarsi delle influenze negative. Personalmente lo sconsiglio, sempre in virtù della tossicità del nichel.
Un talismano di Crisoprasio ben posizionato all’interno della casa, è utile per favorire la fortuna, il successo, il denaro, la felicità, la prosperità e la protezione.
Un Crisoprasio montato su un anello d’argento e indossato nella mano sinistra attira l’amore e favorisce la stabilità di coppia.
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