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Labradorite, la Pietra dell’Intuito

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Caratteristiche della Labradorite

FORMULA CHIMICA  (Na, Ca)(Al, Si)4O8 con tracce: Fe; K; H2O.

CLASSE MINERALOGICA silicato

GRUPPO CRISTALLINO trimetrico

SISTEMA CRISTALLINO triclino

ABITO CRISTALLINO granulare (cristalli immersi in matrice); spesso si presenta in blocchi compatti

COLORE incolore, bianco, grigio, grigio-nerastro, grigio-biancastro, giallo, bruno, verde pallido

LUCENTEZZA vitrea

TRASPARENZA da trasparente a traslucida

FLUORESCENZA assente

PLEOCROISMO azzurro, viola, verde, giallo e arancio

DUREZZA 6-6,5

FRATTURA da irregolare a concoide

SFALDATURA perfetta, buona e distinta lungo le direzioni 

STRISCIO polvere bianca

GENESI La Labradorite si forma in varie rocce magmatiche e metamorfiche. E’ il minerale principale nelle rocce plutioniche (anortositi). E’ presente anche nelle rocce lunari.

GIACIMENTI e VARIETA’

La pietra del Labrador ricorda, nel gioco dei colori detto labradorescenza, il piumaggio del pavone. I colori predominanti sono blu e verde, ma le pietre più pregiate fanno intravedere tutti i colori dello spettro.

  • Spectrolite. E’ la varietà di Labradorite più rara e pregiata, proveniente dalla Finlandia. E’ caratterizzata da una labradorescenza molto vivida e da una vasta gamma di colori (spectrum, da cui deriva il nome spectrolite). La spettacolare pigmentazione di questa varietà è dovuta al fondo nero del feldspato, mentre altre varietà di labradoriti sono tipicamente trasparenti. La varietà più scura di questa gemma è nota come Pietra di Luna Nera.
  • Pietra di Luna Arcobaleno (Rainbow Moonstone). E’ la varietà di Labradorite proveniente dal Madagascar, con un’accesa iridescenza blu.
  • Pietra del Sole dell’Oregon. Le miniere dell’Oregon producono una varietà priva di labradorescenza, ma con inclusioni allineate di rame che creano riflessi luminosissimi.

RICONOSCERLA Ovviamente si riconosce per la sua labradorescenza, ma non tutte le gemme di labradorite mettono in mostra questa loro caratteristica; in tal caso è facile scambiarle per altri minerali della serie dei plagioclasi. In campioni sporchi, dove tale fenomeno è meno evidente, può essere utile osservare le strie di geminazione e i minerali associati (spesso biotite, pirosseno e horneblenda).

 

La Labradorite nella Storia

labradorite 1La Labadorite fu scoperta nel 1770, da un missionario Moravo, sull’isola di Paul nel Labrador (da cui il nome), nel Canada nord-orientale. Alcuni dei giacimenti più importanti si trovano infatti nella provincia di Terranova e Labrador, più precisamente nei pressi della città di Nain e sull’Isola di Tabor.

Una leggenda eschimese racconta che una volta l’aurora boreale era un fuoco ghiacciato imprigionato nella roccia, proprio lungo la costa del Labrador. Un giorno, un guerriero errante Inuit, liberò la maggior parte delle luci intrappolate con i colpi della sua lancia, così ebbe origine l’aurora boreale, mentre le luci che rimasero nella pietra formarono la labradorite.

Questo minerale è usato in campo ornamentale, specialmente in campo gemmologico dove viene impiegata come pietra semi-preziosa; è utilizzata da gioiellieri e designer più che altro per creare pezzi unici, ed è raramente usata per creare gioielli di serie.

Ciò è dovuto al fatto che è una pietra difficile da tagliare: richiede particolare abilità da parte del tagliatore e lo studio attento di ogni singola gemma. Viene solitamente tagliata a cabochon in quanto tale taglio meglio risalta la labradorescenza della gemma: l’iridescenza viene valorizzata quando la base del cabochon è parallela ai minuti strati che producono i lampi labradorescenti. Seguendo una qualsiasi altra angolazione, l’effetto della rifrazione risulterebbe rovinato.

Nel corso del diciottesimo secolo, la Labradorite fu tra le gemme più utilizzate nella realizzazione di eleganti gioielli, in particolare in Francia e in Inghilterra. 

Inoltre, al tempo, era consuetudine utilizzare la Labradorite per intagliare la lettera “L”, da utilizzare nello scrivere messaggi di buon augurio, quali “Good Luck” (Buona Fortuna) che venivano intarsiati in gioielli o in ornamenti.

La labradorite veniva anche impiegata in incisioni, intagli e rappresentazioni di oggetti a cui si voleva conferire una finitura iridescente, come ad esempio le ali di una farfalla.

La Labradorite, è utilizzata per la sua durezza e par la bellezza dovuta alla labradorescenza, come “marmo” per banconi e ripiani.

Non ha una storia terapeutica, ma è considerata una pietra protettiva che accresce il magnetismo.

Per gli sciamani aiuta a richiamare e a entrare in comunicazione con gli spiriti della natura.

Una curiosità: la Labradorite è stata trovata in alcuni meteoriti.

 

Corrispondenze della Labradorite

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Pietra di Luna Arcobaleno

La Labradorite, con i suoi riflessi cangianti, è facilmente associabile all’Acqua e ai suoi bagliori. Non di meno, dato che è presente anche nelle rocce lunari, è associabile a questo Astro, che a sua volta, astrologicamente parlando, ha il suo domicilio nel Segno Zodiacale del Cancro.

Siamo, dunque, nel regno del subconscio, dei sogni, delle illusioni.

Allora, la Labradorite può essere impiegata per ricordare i sogni, o per facilitare il verificarsi di sogni lucidi. 

Indossare una Labradorite dona serendipità e sincronismo: le coincidenze, l’essere al posto giusto al momento giusto, i dejavu, sembrano accadere più frequentemente quando si utilizzata questa gemma.

Essendo la Labradorite la pietra del femminino, stimola terribilmente il fascino ed il magnetismo personale, migliorando considerevolmente le arti di seduzione. 

Sommando i due effetti appena descritti, va da sé che, indossando una Labradorite, accadranno cose strepitose nella nostra vita. 

Aumentando l’intuizione e migliorando le abilità psichiche, la Labradorite è ideale per lavorare con il terzo occhio, Ajna chakra. Lavorare su questo chakra con un minerale di labradorite permette di bilanciare il pensiero logico-razionale e il pensiero intuitivo. In questo modo si acquisisce una visione chiara (chiaroveggenza). Per tale motivo la Labradorite favorisce la profezia.

A livello psichico stimola la creatività, la fantasia, l’introspezione e la profondità dei sentimenti. Vince la dispersione, rafforza l’intuizione e permette di vedere la vera natura dei nostri scopi e delle nostre intenzioni.

E’ un potente alleato per ritrovare la gioia e la spontaneità, risvegliano la curiosità e il senso l’avventura, eliminano la noia e l’apatia.

Aumenta notevolmente la sensibilità la mutevolezza: dunque, non è affatto una pietra di protezione, tanto meno di guarigione.

E’ sconsigliato farne uso durante i brutti periodi: favorendo il contatto con l’inconscio, chissà cosa potrebbe tirare fuori. Magari non è il momento adatto.

A livello fisico è un validissimo supporto per acuire la vista, dunque anche per alleviare disturbi agli occhi.

E’ utile per abbassare la pressione.

 

Utilizzi della Labradorite 

La Labradorite può essere purificata lasciandola per qualche minuto sotto l’acqua corrente.

Può essere caricata passandola sopra i fumi dell’incenso.

Per trarre beneficio da questo cristallo, basta indossarlo in un gioiello, portarlo con sé anche in tasca, o porre una gemma sotto il cuscino di notte mentre si dorme. La sua energia agisce molto rapidamente.

Per trarne il massimo beneficio la si deve tenere il più possibile vicino alla cima del corpo, dunque orecchini o fermagli per capelli sono particolarmente indicati, ma anche ciondoli e collane. 

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