Il Sidhe è un paese meraviglioso, un’isola incantata all’estremo ovest del mondo.
Nel Shide ci sono diversi luoghi, varie regioni che hanno nomi differenti:
Mag meld: la Pianura del Piacere, Mag Mor: la Grande Pianura, Tir-na-mBeo: Pianura dei Vivi, Tir-na-mBan: Pianura delle Donne, Tir-nan-Oge oppure Tir-nan-Moe: Pianura dei Giovani, Tir-fo Thuinn: Terra sotto le Onde, Tir-Tairngire: Pianura della Felicità.
In queste regioni vive il Piccolo Popolo, gli esseri fatati che popolano le nostre leggende.
Nessun essere umano può raggiungere il Sidhe per sua volontà.
Asrai o Ashrai
Origine: britannica
Le Asrai sono ondine, fate dell’acqua simili alle Sirene o al Nixie. A volte sono descritte come piccole e timide creature, altre sono raffigurate come alte e flessuose, taluni le descrivono con i capelli verdi e una coda di pesce al posto delle gambe, altri, invece, con i piedi palmati.
Le Ashrai vivono nelle profondità delle Acque per centinaia di anni e salgono in superficie solo una volta ogni secolo per fare il bagno al chiaro di luna e prolungare ancora di più la loro vita. Nonostante la longevità, le Ashrai sono creature molto delicate e, se esposte alla luce del sole, si sciolgono in una pozza d’acqua.
I racconti del Cheshire e dello Shropshire narrano di un pescatore che, un giorno, catturò una Ashrai e la mise nella sua barca. La creatura sembrava invocare la sua libertà in una lingua sconosciuta e, quando il pescatore la legò, il solo tocco delle sue mani le bruciò la pelle come fuoco. Il pescatore comprese il dolore della creatura ma non volle liberarla. La coprì con delle alghe bagnate pensando che ciò fosse sufficiente, ma la povera Ashrai non smise di lamentarsi e invocare aiuto, finché la sua voce si fece sempre più flebile. Quando il pescatore raggiunse la riva, smosse le alghe che coprivano la Ashrai ma la creatura non c’era più. Sul fondo della barca era rimasta solo una piccola pozza d’acqua.
Altri racconti narrano di Ashrai che hanno attirato a sé degli uomini seduncendoli o promettendo oro e gioielli, ma solo per annegarli nelle acque profonde. Infatti, le Ashrai non tollerano la cattiveria e la volgarità degli esseri umani e, se ne hanno l’occasione, si vendicano delle crudeltà subite.
Banshee
Origine: irlandese
Le Banshee sono anime di donne morte in modo violento. Esse vagano ammantate di bianco annunciando una morte imminente a coloro che odono il loro canto. La regina delle Banshee, Aine, protegge sia i feti nel grembo materno che i morti nel loro viaggio verso l’oltretomba, che è il luogo in cui vivono le Banshee.
Secondo una leggenda irlandese, a Lugh Gur, le persone malate potevano essere guarite dalla luce della luna, oppure sentire il lamento delle Banshee che annunciava loro la morte.
La presenza delle Banshee vicino alle abitazioni di persone gravemente ammalate è stata segnalata fino alla fine dell’Ottocento. Ai loro gemiti dovevano rispondere come un’eco quelli dei parenti addolorati:questa alternanza e sovrapposizione di voci si ritrova nella struttura dei lamenti funebri tradizionali.
Bean–Nighe o Ben–Neeyan

Origine: irlandese/scozzese
Questi spiriti sono detti Lavandaie e, come le Banshee, annunciano presagi di morte.
Vivono lungo i corsi d’acqua della Scozia e dell’Irlanda e lavano continuamente i panni macchiati di sangue delle persone che stanno per morire.
Si narra che siano gli spiriti delle donne morte di parto, destinate a compiere questo lavoro fino al giorno in cui avrebbero dovuto morire, se non fossero state uccise.

Boogie
Origine: irlandese
Boogie è un nome generico con cui vengono indicati molti folletti, alcuni dotati del potere di cambiare aspetto. Perciò, è molto difficile identificare un Boogie. Alcuni di loro sono solo dispettosi, ma altri sono davvero pericolosi.
Bo Men

Origine: irlandese
I Bo Man sono folletti che vivono nelle paludi della contea di Dawn, in Irlanda. Si divertono a infastidire con i loro scherzi pericolosi gli imprudenti che si avventurano da quelle parti. La leggenda narra che per allontanarli e non essere più tormentati dai loro scherzi, occorre colpirli con una qualità particolare di alga che si trova nelle loro paludi.
Bogle o Boggle o Bogill
Origine: scozzese
Bogle è un nome generico con cui si indicano dei folletti non proprio benevoli, anche se pare che nuocciano seriamente soltanto ai bugiardi e agli assassini.
Di solito, si divertono a spaventare gli esseri umani piuttosto che danneggiarli seriamente. Molto famosa è la leggenda di Tatty Bogle, che si nasconde nei campi di patate (da qui il suo nome) e attacca gli incauti che vogliono rubarle.
Il Larne Weekly Reporter del 31 marzo 1866, nella Contea di Antrim dell’Irlanda del Nord, riportava un articolo in prima pagina intitolato “Bogles a Ballygowan”. L’articolo descriveva strani avvenimenti in una zona rurale, dove una casa era diventata il bersaglio di proiettili lanciati attraverso le finestre. Gli eventi cessarono inspiegabilmente, solo dopo diversi mesi.Tali eventi cessarono inspiegabilmente, così come erano cominciati, ma solo dopo diversi mesi. In seguito, gli abitanti compresero che la causa era il fatto che la casa fosse stata ristrutturata utilizzando materiali recuperati da una vecchia abitazione abbandonata, divenuta dimora dei Bogle.
Bragh
Origine: britannica
Il Bragh è un folletto mutaforma della Northumbria. Essendo un mutaforma è difficile da raffigurare. Spesso assume la forma di un cavallo o di un asino, poiché adora lasciarsi cavalcare dagli umani per poi buttarli in uno stagno o in un cespuglio e scappare ridendo. Ma vi è una leggenda molto diffusa, quella del Picktree Brag che, si diceva, assumesse le sembianze di un vitello con un fazzoletto bianco intorno al collo, oppure quelle di un uomo senza testa.

Barghest
Origine: germanica
Il Braghest può presagire la morte di una persona, in particolare se appare sulla strada con le sembianze di un lupo nero seguito da altri cani della zona, come una sorta di processione funebre, annunciando la morte con ululati e abbai. Oppure può predire la morte di un individuo stendendosi oltre la soglia della sua casa. Una particolarità è che il Barghest non è in grado di attraversare i fiumi.

Brownie e Boggart
Origine: britannica
Anticamente si potevano trovare sotto i picchi delle montagne, vicino a menhir o dolmen, ed erano particolarmente amici dei popoli dei Pitti e degli Scoti, a cui raccontavano le loro storie e trasmettevano la loro saggezza
In seguito si sono trasferiti nei granai, nei pollai, nei fienili, o addirittura nelle cavità di muri. Così, i Brownie sono diventati Elfi domestici. Si dilettavano a rendere fertili le regioni aride e di notte sorvegliano le greggi e mietono i campi per gli uomini, chiedendo come ricompensa solo una scodella di latte e una focaccia spalmata di miele. Pare che il loro nome derivi dal fatto che abbiano la carnagione scura e indossino stracciate vesti marroni.
Il Brownie ha un suo doppio malefico, il Boggart, che ha ispirato il romanzo di R.L. Stevenson, Lo strano caso del “Dott. Jeckyll e del Mr. Hyde.

Bwca o Booka
Origine: gallese
E’ il Folletto domestico gallese, caratterizzato da un grosso naso. E’ praticamente un famiglio: socievole, servizievole, ma anche molto permaloso e se si sente offeso diventa dispettoso. Non ama le persone astemie.
Clurichaun o kloora-a-kawn (Cluricauno)
Origine: irlandese
E’ un folletto godereccio dall’aspetto grassoccio, la faccia rubiconda, con una vistosa pancia, il naso grande e rosso e lo sguardo sempre perso nel vuoto. E’ il cugino del Leprechaun e i due si assomigliano così tanto che spesso vengono confusi. E’ il detentore del segreto della fabbricazione del whisky, rivelato agli uomini in cambio dell’ospitalità ricevuta in una bufera nel 1620, sulle coste della Scozia. Il posto migliore per incontrarlo è la cantina di un pub irlandese. Si nutre di piccoli pezzetti di formaggio e poche briciole di pane accompagnati da litri di whisky. E’ molto permaloso ed armato di un appuntito coltellaccio. E’ famoso per le sue cavalcate da ubriaco al chiaro di luna sul dorso delle pecore o dei cani dei pastori.

Coboldi
Origine: germanica
Sono i Goblin tedeschi, tendenzialmente poco socievoli, molesti e dispettosi; tuttavia, qualche volta, sanno essere molto amabili. La loro attività preferita è rendere vane le fatiche dei minatori e ostacolarne i lavori.

Coblynau o Koblernigh
Origine: gallese
Vivono nelle miniere, come i Goblin, ma le loro dimensioni sono quasi umane. Inoltre sono sprovvisti di attrezzi per scavare. Li si può scorgere facilmente mentre lavorano con impegno ai filoni minerali, e infatti la loro presenza è sempre indice di miniere molto ricche, ma tuttavia il loro affaccendarsi è completamente inutile: il loro lavoro non è altro che un mimo, un’imitazione.

Duergar
Origine: britannica
Sono una razza di Nani molto maligni che vivono nell’Inghilterra del Nord.
Cercano sempre un modo per far cadere le persone in rovina e addirittura per portarle alla morte.
Dukko
Origine: irlandese
E’ un Folletto alto circa 50 cm, mingherlino ma ben proporzionato, con la pelle chiara, gli occhi vispi e lunghi capelli ondulati. Ama suonare l’arpa o il violino e adora distendersi sui prati sgranocchiando bacche e piccoli frutti, raccontando storie divertenti.
Nonostante questi suoi modi affabili, nascondr un’anima inquieta. Spesso se ne va a zonzo nelle campagne a caccia dell’odiato nemico, il folletto ingannatore Voghee Lyno che deruba le persone. Il limaccioso Dukko, così chiamato dal suo antagonista, restituisce il maltolto ai derubati… naturalmente previo un minimo compenso.

Dullahan o Durahan o Gan Ceann
Origine: Irlandese
Folletto raccapricciante, senza testa, ovvero è solito tenerla in braccio. Pare abbia gli occhi fiammeggianti e un ampio e sinistro sorriso. Spesso cavalca un grande cavallo nero. E’ presagio di morte per chi abbia la sventura di incontrarlo. Inoltre nomina i nomi di coloro che moriranno, ed è inutile cercare di non sentire: la morte arriverà presto.
Elfi
Origine: nord europea

La parola elfo fu introdotta nella lingua tedesca da Bodmer nella sua traduzione (1842) del Paradiso perduto di Milton, con il senso di Spirito delle Foreste. Il termine elfo ha la stessa radice di alb o alp, che designa fantasmi o spiriti.
Vengono generalmente descritti come esseri antropomorfi dalle fattezze minute, con le orecchie appuntite e grandi occhi ovali che conferiscono loro un aspetto felino. Agili e veloci, riescono a non lasciare alcuna traccia del loro passaggio. Dotati di sensi particolarmente acuti, riescono anche a leggere l’animo umano.
Sono artigiani eccellenti, abilissimi soprattutto nel forgiare gioielli ed armi dalle qualità magiche. La loro forgiatura è particolarmente raffinata ed elegante. Inoltre sono particolarmente dotati per la musica melodiosa e nel canto.
Si ritiene che siano immortali poiché la durata della loro vita è molto lunga e la vecchiaia non scalfisce la loro bellezza. Tuttavia, gli elfi sono solo immuni alle malattie, ma possono essere feriti da lance, spade ed altre armi, ed anche avvelenati. Dunque, possono morire.
Gli elfi sono inquadrati in una rigida gerarchia al capo della quale le regine e i re delle colline delle fate, riconoscibili perché spesso ricoperti da un fresco manto di biancospini.
Alberich, il loro Re, chiamato anche Oberon, unito alla Fata Tatiana, rappresentato come un nano dotato di grandi poteri e straordinarie capacità, e custodisce niente di meno che il Tesoro dei Nibelunghi.
Secondo alcune leggende, col progredire della razza umana che ormai non lascia più spazio alla natura, gli Elfi sono rimasti davvero pochi, la maggior parte di loro è partita per il Sidhe, per non fare mai più ritorno.

Elfi di Ashgrove
Origine: Britannica
Ashgrove è un castello situato nell’antico reame di Mynnydd Prescelly (castello del boschetto di frassini), nelle montagne occidentali del Galles. Gli Elfi che vi abitano sono abili cantanti e produttori di idromele. Tranquilli e tolleranti tengono sotto controllo i bambini umani che giocano nel loro territorio. Si narra che le regine di Ashgrove siano reincarnazioni della Fata Morgana.
Erba dello Smarrimento o Piota Vagante
Origine: irlandese

Erba piccolissima e sconosciuta ai più, che viene seminata dai folletti intorno ai luoghi da loro frequentati. Chi la calpesta comincia a vagare per campagne e boschi perdendo completamente l’orientamento. In questo caso è nota come Piota Vagante, ovvero una zolla erbosa fatata che produce un incantesimo quando viene calpestata: o si hanno allucinazioni rispetto al paesaggio con conseguenti mutazioni, oppure si comincia ad andare in una direzione completamente diversa da quella che ci si era prefissati, senza riuscire in nessun modo a correggere la propria rotta.
Secondo altre leggende l’erba stessa è essa stessa un folletto burlone.
In Italia, ad Asiago e in tutto l’Altopiano dei Sette Comuni, da secoli vivono i Sanguinelli o Salvanelli, creature accomunabili agli Gnomi ai Folletti che vivono tra le rocce e nelle tane ricavate alla base degli alberi.
Esseri positivi e amichevoli, i Sanguinelli si limitano a fare degli scherzi agli esseri umani. “Pèrdarse nela pèca del sanguinèlo” significa “smarrire la strada dopo aver calpestato l’impronta del Sanguinello”.

Fachan
Origine: scozzese
Il Fachan proviene dalle Highlands occidentali e per le sue caratteristiche fisiche sembra essere un diretto discendente dei Fomori.

Fanfrelon Origine: gallese
Sono Nani Picchiettanti, o Goblin, come i Wichtlein. Sono pazzi e si aggirano nel sottosuolo rovinando le gallerie dei minatori umani. Quando trovano una pepita d’oro la spendono in birra nel pub più vicino, per cantare e ballare a più non posso.
Fate
Origine: irlandese e britannica
Secondo la tradizione popolare, le Fate sono creature sovrannaturali, in genere con sembianze umane, ma possono cambiare aspetto e farlo cambiare ad altri. Intervengono nelle vicende umane e possono essere particolarmente maligne e vendicative.
Nelle fiabe è spesso menzionata la loro danza in cerchi concentrici. Come gnomi e folletti, anch’esse custodiscono incredibili ricchezze. Frequentano tutti i luoghi naturali: rocce, fonti, boschi ma, soprattutto, amano i cespugli di biancospino. Secondo alcune tradizioni presenziano alla nascita dei figli degli umani per conferire loro doni particolari ed influenzarne l’esistenza in modo benevolo o malevolo.
Faer Darrig (Fir Deargh)
Origine: gallese
Malvagio folletto che indossa un tipico cappotto rosso. Ama presiedere gli incubi degli uomini durante le ore del sonno, ed è dedito allo scambio di neonati umani con quelli del popolo fatato (Changelings). Si diverte anche a giocare tiri birboni di gusto piuttosto macabro dunque, se lo si incontrasse, sarebbe più sicuro assecondarlo.

Faer Gorta
Origine: gallese
Gracile folletto che chiede l’elemosina nelle campagne e porta fortuna a chi è generoso con lui.
E’ considerato una sorta di fantasma della fame, che si aggirava in Irlanda durante la grande carestia del 1840.

Fenodyree o Phynnodderee
Origine: Irlandese
Un tempo era un elfo dei Ferrishyn, la tribù degli elfi dell’Isola di Mann, ma, un giorno, durante la festa d’autunno, si allontanò per corteggiare una fanciulla umana. Per punizione, per aver saltato la festa del raccolto, gli fu tolto il bell’aspetto e divenne una creatura solitaria, simile ad un satiro, che si offende se qualcuno gli offre dei vestiti. E’ un lavoratore diligente dotato di una forza straordinaria con la quale aiuta i contadini, ma non è altrettanto intelligente.
C’è un aneddoto riguardo a un prato rotondo nella parrocchia di Marown , dove un tempo Phynnodderee era solito tagliare e raccogliere l’erba dei prati con una falce, finché un giorno un contadino criticò il suo lavoro, poiché non falciava l’erba abbastanza vicino alla terra. Phynoderee si arrabbiò moltissimo: abbandonò il lavoro e si mise ad inseguire il contadino ed era così veloce che il poveretto fece fatica a sfuggirgli. Nessuno, in seguito, riuscì a falciare quel prato, finché un cavaliere ideò un metodo che iniziava nel mezzo del prato e proseguiva in modo circolare.

Finfinella
Origine: Britannica
Folletto femminile dispettoso e dal viso animalesco e le orecchie appuntite e pelose.
Folletti
Origine: europea
Generalmente hanno sangue nero e occhi rossi che luccicano al buio. Sono giocherelloni e dispettosi, amici degli animali: adorano cavalcare rane, intrecciare le criniere dei cavalli e liberare le bestie dalle stalle, soprattutto nelle notti di luna piena.
La parola Folletto deriverebbe dal latino follis, il cui significato è cuscino, palla, pallone pieno d’aria, e dunque, per estensione, un individuo con la testa vuota, privo di senno, un folle. Dalla radice fol, che significa soffio d’aria, derivano altri termini latini come flare che significa soffiare o respirare, flatus che significa soffio, folata (di vento) e, forse, anche fola e favola.
In Piemonte fulëtún, fultún e ancora fulét indica un soffio vorticoso; il romagnolo fulë’t è il turbinio della polvere; a Bienate (Milano) folletto è il nevischio e anche il turbine.
Appartengono, insomma, a tutta l’area gallo-romanza i tipi folle, follet, feulé, foulet, fouleton, follot, a designare il vorticare dell’aria che solleva dal suolo pulviscolo, terra o neve.
Molte, infatti, sono le associazioni tra il vento e il folletto, che avrebbe la possibilità di nascondersi nelle correnti d’aria, di girovagare per i prati facendo mulinelli d’aria e di svolazzare leggero e impalpabile, tanto che sarebbe facile per lui oltrepassare le serrature delle porte, forzando silenziosamente l’intimità della casa, divenendone uno spirito permanente.

Fossegrim
Origine:scandinava
E’ uno spirito d’acqua, che fa parte della famiglia dei Nixie. La sua peculiarità consiste nel fatto che suona il violino di Hardanger, uno strumento tradizionale norvegese. Il Fossegrim è un violinista di eccezionale talento: i suoni di foresta, il vento e l’acqua giocano sulle corde del suo strumento che, si narra, abbia undici note, l’ultima delle quali è riservata agli spiriti notturni e, quando la suona, tavoli e panche, tazze e bicchieri, vecchi e bambini, ciechi e zoppi iniziano a ballare.
Il Fossegrim è anche disposto ad insegnare le sue abilità musicali in cambio di un’offerta di cibo fatta il giovedì sera e in segreto: il fenalår cioè del montone affumicato. Però, se non c’è abbastanza carne con l’osso, il Fossegrim insegnerà solo come accordare il violino, se invece l‘offerta è soddisfacente, prenderà la mano destra dell’allievo e trascinerà le sue dita lungo le corde fino a fargliele sanguinare. Dopo, l’allievo suonerà così bene che gli alberi danzeranno e i torrenti nella loro caduta rimarranno fermi. Se il violino dovesse rompersi, il Fossegrim piangerebbe lacrime molto amare in preda alla disperazione.
In generale, vive nei fiumi, nei pressi delle cascate o vicini ai mulini ad acqua e, per questo, in Svezia è chiamato Strömkarlen, che significa Uomo del Fiume, ed è stato associato al Kvernknurr, uno spirito del mulino. Talvolta è chiamato anche Näcken.

Fuochi Fatui
Origine: europea
In alcune zone remote, si vede talvolta brillare in lontananza una strana luce che somiglia ad una fiammella. Esistono molte teorie sulla natura di questo fenomeno ma non è ancora stata data una spiegazione del tutto soddisfacente.

Gancanagh o Gean Cánach
Origine: irlandese
Folletto simile al Leprecauno, ma a sua differenza è uno scansafatiche.Abita sperdute vallate solitarie ed è noto per le sue abilità nel sedurre le donne.
Infatti, trascorre la maggior parte del tempo a fare l’amore con le pastorelle e le mungitrici. Ama anche fumare la pipa.

Glaistig o Maighdean Uaine o Green Maiden
Origine: scozzese
Sono ninfe delle acque che vivono nelle Highlands. Sono numi tutelari di laghi e fiumi. Appaiono come donne bellissime, con lunghi capelli lucenti ed una lunga veste verde, sotto la quale nascondo delle fattezze caprine.
Hanno un affetto particolare per gli animali e i bambini: sorvegliano le pecore e le mucche, oppure accudiscono i bambini mentre i genitori sono impegnati nel lavoro. Qualche Glaistic sceglie addirittura di appartenere ad una famiglia o ad un villaggio come spirito guardiano.
La città di Ach-na-Creige aveva un Glaistig come spirito protettore di mandrie e bestiame. I cittadini, in segno di gratitudine, versavano il latte dalle mucche in una pietra scavata. Un giorno però, una ragazza versò del latte bollente e da allora la protezione fu revocata.
Infatti, come ogni spirito, anche le Glastic sanno ance essere malvagie e lanciare maledizioni terribili. Alcune di loro non amano affatto le persone e, quando incontrano un uomo, lo seducono per indurlo a danzare con loro, facendo in modo che il poveretto si perda, o per condurlo in uno dei loro nascondigli per ucciderlo.

Gnomi Origine: scandinava
Il termine Gnomo venne introdotto da Paracelso dopo il 1493 nella magia rinascimentale e nell’alchimia, per indicare uno spirito ctonio, mentre in seguito il termine è stato adottato nel folklore europeo ed utilizzato nella letteratura fantasy per designare spiriti legati alla terra.
Paracelso fu il primo a menzionare gli gnomi, facendone derivare il nome dalla radice greca gnosis (“conoscenza”). Paracelso considerava gli gnomi spiriti della terra e del sottosuolo, e sosteneva che potessero spostarsi all’interno del terreno con la stessa facilità con cui gli uomini camminano sopra di esso. Inoltre, sempre secondo Paracelso, i raggi del sole hanno il potere di trasformare gli gnomi in pietra.
Talune fonti confondono gli gnomi con altre creature dei boschi, per esempio Nani, Elfi e Goblin.
Nel folklore europeo, gli Gnomi sono creature fatate simili a uomini minuscoli, alti poco più di un palmo, descritti come vecchietti baffuti e barbuti dal carattere burbero. Spesso indossano un caratteristico cappello a cono di colore rosso. Sono dotati di poteri magici, abilissimi minatori e orafi, custodi di tesori e ricchezze. Gli Gnomi costruiscono case sotto le radici degli alberi, si dedicano a curare gli animali della foresta, conoscono gli usi medicinali delle erbe, amano preparare biscotti ai licheni e coltivano grossi funghi.
Uno dei testi moderni più celebri sugli gnomi è il libro Gnomi (Leven en werken van de Kabouter) pubblicato nel 1976 dall’illustratore naturalistico olandese Rien Poortvliet e di Wil Huygen, che ne descrisse minuziosamente (pseudo-scientificamente) usi e costumi, corredando la sua opera di illustrazioni che sono entrate nell’immaginario collettivo come rappresentazioni tipiche del Piccolo Popolo.
Molte razze di gnomi italiani sono descritte nel libro Il fantastico mondo degli gnomi di Dario Spada.
Nel libro Ardusli e gli gnomi dell’Appennino, Giovanni Zavalloni descrive un piccolo popolo che vive in una valle segreta dietro una cascata dell’Appennino Tosco-Emiliano.
Goblin
Origine: scandinava
Il termine Goblin è spesso usato per indicare genericamente gli abitatori più brutti del mondo delle fate. In generale sono esseri di piccolissima statura, maligni, di carnagione scura. Sono ladri, mascalzoni, compagni degli spiriti dei morti con cui vanno in giro soprattutto alla vigilia di Samhain.

Green Lady (La Dama Verde)
Origine: scozzese
Sono spiriti femminili, che amano passeggiare tra le rovine dei castelli. Spesso assumono l’aspetto dell’edera.
Nell’Aberdeenshire, in Scozia, una Dama Verde vive nel castello di Fyvie: una storia racconta che nel 1920, durante i lavori di ristrutturazione, fu scoperto lo scheletro di una donna dietro un muro della camera da letto. Il giorno in cui i resti furono posati nel cimitero di Fyvie, i residenti del castello iniziarono ad essere tormentati da strani rumori e avvenimenti inspiegabili. Temendo di aver offeso la donna morta, il Lord del castello fece riesumare lo scheletro e lo fece rimettere dietro il muro della camera da letto. Da quel momento le loro inquietudini ebbero fine.
Inoltre si dice che ci sia una stanza segreta nell’angolo sud-ovest del castello che deve rimanere chiusa, poiché chiunque entri andrà incontro a sciagure. Non è chiaro se questa è la stessa stanza in cui è stato trovato lo scheletro della donna.
Sempre nell’Aberdeenshire, nel castello di Crathes c’è una stanza dedicata alla Dama Verde.
Altre Dame verdi abitano diversi castelli sparsi un po’ in tutta la Scozia: c’è la Dama verde del castello di Ashintull, nella contea di Perthshire; la Dama Verde del castello di Ballindalloch nella regione del Moray; la Dama Verde della baronia di Ladyland nell’Ayrshire; la Dama verde di Knock Castle nell’Isola di Skye.
Infine troviamo una Dama Verde anche a Longleat, una casa signorile nel Somerset, in Inghilterra.

Grogach Origine: irlandese
E’ un mezz’uomo, dunque ha le dimensioni di un bambino. Ha le spalle larghe e corpo peloso e flessibile, infatti pare che non abbia la colonna vertebrale. Solitamente passeggia nudo. E’ molto servizievole con gli esseri umani, nei lavori domestici e nella cura dei campi.

Gwyllion o Gwyllon
Origine: gallese
Le Gwyllion (al singolare Gwyll) sono le fate delle montagne del Galles, dall’aspetto di brutte e vecchie megere coi vestititi logori e spesso con una pentola in mano. Hanno l’abitudine di starsene sedute fra le rocce sui lati dei sentieri di montagna ad osservare in silenzio la gente che passa di là, e divertendosi a fargli perdere la strada. Il loro nome infatti, oltre ad essere etimologicamente imparentato con la parola ghost che significa “fantasma, spirito”, ha anche il significato di vagabondi (umani o soprannaturali) buoni-a-nulla.
Una gwyll in particolare è conosciuta come la Vecchia della Montagna (The Old Woman), vive nella la Llanhyddel Mountain nel Monmouthshire, ed è nota per le sue strane grida e grida che spaventano i viandanti. Si dice che sia il fantasma di una donna che, in vita, era stata considerata una strega.
La Vecchia della Montagna è stata anche incontrata sulla Black Mountain nel Breconshire . Un uomo ha riferito di averla incontrata e di aver pensato, in un primo momento che fosse una donna anziana. Provò a chiamarla più volte, ma non ricevendo risposta credette fosse anche sorda. Quindi la seguì, cercando di raggiungerla, finché si accorse di essersi perso e di essere finito in una zona paludosa. A quel punto sentì una risata orribile, e capì che la Vecchia Donna era una Gwyll. A quel punto estrasse il coltello e la donna svanì. Infatti, i fantasmi e le fate gallesi, hanno paura del ferro e con questo materiale possono essere banditi.
Un’altra Gwyll aveva l’abitudine di entrare nelle abitazioni e nella parrocchia di Aberystruth , specialmente durante i temporali. Era sempre la benvenuta, non tanto per simpatia, quanto per paura di ciò che avrebbe potuto fare se fosse stata offesa: non è affatto prudente mostrare un atteggiamento inospitale nei confronti di qualsiasi membro del Regno delle Fate. Dunque le veniva data dell’acqua, e si aveva cura che nessun coltello o utensile fosse vicino al fuoco, dove amava riscaldarsi.
Un altro viaggiatore incontrò delle Gwyllion di notte a Bedwellty Mountain: c‘erano diversi spiriti che danzavano fantasticamente intorno a lui. Sentì anche i suoni di una tromba e quelli che sembravano cacciatori invisibili a cavallo. Sebbene avesse paura, alla fine estrasse il coltello e le fate svanirono.
Hobgoblin
Origine: Britannica
Sono Goblin particolarmente amichevoli che abitano le terre dell’Inghilterra, dell’Islanda, della Scozia, del Galles e dellIrlanda. Il nome deriva dall’unione di gobelin (creatura fatata francese) e hob, termine inglese riferito a Robin Goodfellow, il giullare della corte del Re delle fate Oberon.

Jimmy Squarefoot
Origine: scozzese
Tradotto in italiano il suo nome è Giacomino Piedequadro. Ha un aspetto terribile: ha la testa di cinghiale e il corpo di un vecchio, ricurvo su se stesso, con le gambe sottili e le braccia lunghe fino a terra.
In realtà è innocuo.

Kelpie o Each Uisge (Cavallo Acquatico)
Origine: scozzese
Il Kelpie è uno spirito dell’acqua che abita i laghi e fiumi della Scozia e dell’Irlanda. Nell’Isola di Man è noto con il nome di Alastyn, mentre in scandinavia è conosciuto con il nome di Bäckahästen che significa Cavallo di fiume. Si tratta di una creatura mutaforma, che preannuncia l’arrivo delle tempeste con ululi e lamenti, e per questo è considerato benevolo.
Tuttavia, non è bene incontrarlo: talvolta appare con le sembianze di un uomo peloso, in grado di afferrare i viandanti e stritolarli. Ma è più suggestivo quando appare in prossimità delle acqua, durante le giornate uggiose, come un superbo e mite cavallo bianco con la criniera bagnata. Coloro che lo incontrano non possono fare a meno di montarlo, per poi accorgersi di non poter più scendere. A quel punto il Kelpie trascina la sua vittima sott’acqua, dove può divorarla tranquillamente.
A volte il Kelpie si accoppia con i cavalli normali: i puledri che nascono diventano dei cavalli estremamente veloci. Si narra che chiunque sia in grado di imbrigliare un Kelpie cavalcherà magnificamente per tutta la vita.

Killmoulis
Origine: Sconosciuta
E’ un Brownie particolarmente brutto che frequenta i mulini. Si riconosce per il naso enorme e l’assenza della bocca. Presumibilmente, per mangiare, infila il cibo su per il naso.
Sono bravi lavoratori ma anche molto burloni: i suoi scherzi possono causare qualche guaio, ma il suo aiuto si rivela comunque molto prezioso.
Korrigan
Origine: britannica
Il nome significa letteralmente Piccolo Nano. Hanno una grossa testa e lunghi capelli, e sono vestiti con pelli di animali. Vivono sottoterra e fanno la loro comparsa soltanto di notte, ballando attorno ai dolmen, soprattutto sul monte Menez C’hom, un monte sacro della Bretagna. Si tratta di esseri estremamente piccoli ma dotati di una grande forza, che hanno fama di essere spregevoli e dispettosi ladruncoli.