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Benzoino: il Profumo dell’Eternità

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Ci sono profumi freschi come carni infantili,

dolci come oboi, verdi come praterie

e altri corrotti, ricchi e trionfanti,

che hanno l’espansione delle cose infinite,

come l’ambra, il muschio, il benzoino e l’incenso

che cantano gli abbandoni dello spirito e dei sensi.

 

Caratteristiche del Benzoino

 

DOMINO Eukariota (con cellule dotate di nucleo)benzoino di sumatra 02 1

REGNO Plantae

SOTTOREGNO Tracheobionta (piante vascolari)

SUPERDIVISIONE Spermatophyta (piante con semi)

DIVISIONE Angiospermae o Magnoliophyta (piante con fiori)

CLASSE Magnoliopsida (dicotiledoni)

ORDINE Ebenales

FAMIGLIA Stiriacacee

GENERE Styrax

SPECIE Styrax Benzoin Dryander

CARATTERISTICHE Alberi di medie dimensioni, con foglie alterne, picciolate, ovali e acute, fiori bianchi

FIORITURA Primavera

DROGA UTILIZZATA Benzoe

PRINCIPI ATTIVI Benzoato di coniferile, acido benzoico, benzoato di cinnamile, vanillina

RACCOLTA DELLA RESINA Il prodotto commerciale di questa pianta è il resinoide, ottenuto dall’estrazione della resina a caldo, in etanolo.

La corteccia prelevata dell’arbusto Stryrax benzoin viene immersa nel solvente che lentamente la scioglie, portando in soluzione il 90-95% della resina vergine. Quindi il solvente viene fatto evaporare.

Il prodotto ottenuto si presenta come una gomma appiccicosa e molle che, raffreddandosi, diventa un blocco solido di difficile manipolazione.

Per questa ragione, spesso si trova resina di benzoino addizionata al 50% nei solventi, per far sì che possa essere maneggiata e dosato con più facilità.

VARIETA’ Comunemente, la resina di benzoino è detta semplicemente benzoino, ma non deve essere confusa con l’omonimo composto chimico C14H12O2 che, in natura, è presente nell’olio di mandorla amara, e non ha nulla a che vedere con la resina ricavata dallo Styrax.

Talvolta, il benzoino è anche chiamato storax – storace – ma anche così si rischia di confonderlo con il balsamo con lo stesso nome ottenuto dalla famiglia delle Hamamelidaceae.

Questa resina è anche chiamata gomma di benzoino o gomma benjamin, ma il termine “gomma” non è appropriato, poiché il benzoino non è un polisaccaride solubile in acqua.

Il nome della resina, il cui componente principale è l’acido benzoico, deriva dall’arabo lubān jāwī e significa incenso di Giava, siccome proveniva dall’Indonesia.

I mercanti catalani, che acquistavano lubān jāwī dai mercanti mori, modificarono la parola in modo da ottenere la singola parola benjawi.

I mercanti italiani cambiarono ulteriormente la parola in benjuì, che in Latino divenne infine benzoë.

Esistono due tipi di resina di benzoino utilizzati nella produzione di incensi e in profumeria: quello del Siam e quello di Sumatra.

Il benzoino del Siam si ottiene dalla Styrax tonkinensis, che cresce in Thailandia, Laos, Cambogiae Vietnam. E’ considerata la varietà più preziosa, di colore giallastro con sfumature più ambrate e odore finissimo.

Il benzoino di Sumatra si ottiene dalla Styrax benzoin, che cresce sull’isola di Sumatra, più grigiastro e dall’aspetto zuccheroso è considerato di minor valore rispetto al precedente ed il suo aroma, infatti, è meno pungente e penetrante.

Entrambe le varietà sono resine essudate dalla corteccia della pianta quando viene danneggiata, e ha la funzione di prevenire malattie.

La resina appena prodotta è fluida e lattescente ma, a contatto con l’aria, solidifica e scurisce fino a diventare un prodotto semi-solido di colore marrone traslucido.

Esistono diversi gradi di qualità commerciali, che si differenziano per il colore, la grandezza e l’odore delle gocce di resina, dette lacrime (tears). Le qualità superiori (Selected Tears, Tears n°1, Almonds) sono destinate all’uso in profumeria, sia alcolica che funzionale.

Il Benzoino Siam e quello Sumatra sono due prodotti simili come natura ma diversi come composizione chimica, dunque hanno un diverso profilo olfattivo.

Dal punto di vista del profumiere, quindi, i due benzoini sono due materie prime distinte dove nessuna può sostituire l’altra nella formula del profumo.

Nel Benzoino del Siam sono maggiormente presenti l’acido benzoico e vanillina, che conferiscono un odore dolce, balsamico, morbido, mandorlato, liquoroso, leggermente pungente.

Il Benzoino di Sumatra, invece, ha un contenuto superiore di derivati cinnamici, che danno connotati olfattivi più somiglianti alla cannella: a tratti fumoso, denso, pungente, in definitiva un po’ più grezzo del Siam.

 

Storia del Benzoino

Entrambe le varietà di Benzoino sono state utilizzate fin dall’antichità dalle popolazioni asiatiche e mediorientali in preparati medicinali per la protezione della pelle e per la loro azione disinfettante, cicatrizzante e lenitiva.

Inoltre venivano usate per la conservazione degli alimenti, in quanto il benzoino ritarda notevolmente l’irrancidimento dei lipidi (veniva mescolata al burro) e per la mummificazione dei cadaveri.

il benzoino si ritrova citato in più di 60 ricette per gli usi più disparati (profumi, ciprie, saponi, tinture per capelli, etc) nel più famoso libro di profumeria e cosmetica pubblicato nel 1555 a Venezia intitolato I Notandissimi Segreti dell’Arte Profumatoria.

L’uso di questa resina come ingrediente cosmetico e profumato è menzionato negli scritti di Teofrasto (III-IV sec. a.C.), Plinio il Vecchio (I sec. d.C.) e Dioscoride (I sec. d.C.).

Nello stesso periodo, il Benzoino veniva offerta in dono dai sultani arabi ai dogi veneziani:fu tramite gli speziali del XV secolo che fece il suo ingresso in Occidente.

Grazie all’azione sedativa nelle affezioni del sistema respiratorio e alle loro virtù purificanti dell’aria venivano anche bruciate negli incensieri.

 

Utilizzi del Benzoino

Il Benzoino è impiegato in profumeria come fissativo, per rallentare la dispersione degli oli essenziali e di altre componenti della fragranza.

Tipica nota di fondo, il benzoino aiuta, con la sua capacità di amalgamare la struttura del profumo in cui è usato, a prolungarne la durata.

Dopo lo spruzzo e all’evaporazione dell’alcol, il benzoino crea un sottilissimo strato sulla pelle che rallenta la velocità di evaporazione delle altre molecole odorose.

Un modo classico per neutralizzare l’odore dell’alcol da profumeria è quello di preparare una soluzione con il 3% di benzoino e lasciarla maturare per circa un paio di settimane. La formazione di esteri etilici con i diversi acidi contenuti nella resina contribuiscono ad ammorbidire la pungenza olfattiva dell’alcol.

La resina è un ingrediente comune nella produzione di incenso nei paesi arabi, nel corno d’Africa, in India, nelle miscele giapponesi e cinesi. E’ un componente principale dell’incenso utilizzato nelle chiese ortodosse in Russia e in nei paesi orientali.  E’ utilizzata nella produzione di bakhoor (pezzi di legno profumati) e nella Carta d’Armenia (Papier d’Arménie), così come nelle bacchette di incenso. 

In India, la resina di Benzoino è chiamata sambrani o sambraani, ed è un popolare incenso usato per profumare e trattare i capelli prevenendo le infezioni. Dopo aver fatto il bagno, le donne e i bambini si espongono al fumo di sambraani per asciugare i capelli.

In Europa, il benzoino è usato come uno dei componenti per la produzione di vernici per liuteria. Un suo derivato viene utilizzato come agente preservante del legno nei mobili, in quanto velenoso per il tarlo.

Nel contesto di una vernice, serve a conferirle lucentezza, oltre che a profumarla, ed è usata in combinazione ad altre resine, sciolte in etanolo a 90°.

 

Utilizzi del Benzoino in Fitoterapia

Proprietà: La resina è impiegata per la cura di dermatiti da contatto e dell’herpes simplex labiale, nonché come antisettico dell’apparato respiratorio.

Il benzoino si inserisce, a dosi piccolissime, nella composizione di sciroppi per la tosse e la sua inalazione è indicata contro la laringite e la faringite. Considerato espettorante del catarro mucolitico, balsamico respiratorio, antisettico, aromatizzante.

In medicina è utilizzata la tintura madre di benzoino, sia come antisettico cutaneo, sia come espettorante.

Nell’aromaterapia, sfrutta le doti antiossidanti, anti-ustione, antisettiche, disinfettanti, espettoranti, fluidificanti.

L’olio di benzoino è un’essenza deliziosa, che ha un odore caldo, dolce e leggermente vanigliato, usato talvolta in sostituzione della costosissima essenza di vaniglia.

Erbe sinergiche: Aloe, Balsamo del Tolù.

Tossicità: bassa.

Controindicazioni: moderatamente tossico, si consiglia di utilizzarlo contro le dermatiti in tintura composta con Aloe e Tolù e di seguire sempre i consigli e le indicazioni del proprio medico di fiducia.

Contro i dolori muscolari: aggiungere alcune gocce di essenza di benzoino a un olio per massaggi. Il massaggio aumenta l’irrorazione sanguigna e scioglie le tensioni.

Contro il raffreddore: versare alcune gocce di essenza di benzoino e salvia in acqua calda e respirare i vapori coprendo la testa con un panno. In questo modo le mucose si decongestionano e il naso sarà più libero. 

Contro la tosse: un balsamo per il petto a base di essenza di benzoino è indicato per lenire lo stimolo della tosse e sciogliere il catarro. Riscaldare a bagnomaria 30 ml di olio di semi d’uva, 5g di cera d’api e 3g di burro di cacao. Una volta emulsionati gli ingredienti, farli raffreddare a temperatura ambiente e aggiungere 5 gocce di olio di benzoino, 2 di salvia e 2 di camomilla. Massaggiare il petto con questo balsamo mattino e sera.

Contro la pelle secca e screpolata: nei piedi e nelle mani si formano spesso lacerazioni cutanee. Preparare una miscela con 1 cucchiaino di olio di jojoba e 5 gocce di olio di benzoino. Massaggiare delicatamente le parti interessate.

Per il viso, alcune gocce di essenza di benzoino aggiunte alla crema per la notte ne intensificano l’azione e proteggono l’epidermide da piccole abrasioni e da eczemi squamosi. Inoltre l’olio aiuta a rassodare il tessuto connettivo.

Contro gli eczemi: in caso di eczemi pruriginosi tamponarli con una miscela di 30 ml di olio d’iperico e 5 gocce di olio di benzoino.

 

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