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06. Il Malleus Maleficarum

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Il disprezzo e l’ostilità verso le donne è una caratteristica radicata nella società umana fin dai tempi remoti, ma in epoca medievale assunse toni persecutori e sanguinari.

Secondo la visione clericale dell’epoca, dato che gli uomini erano i soli ammessi al servizio del Signore, le donne, essendo escluse, si rivolsero in modo preponderante all’antagonista tenebroso. Così le donne divennero streghe. 

Per essere strega bastava essere donna e una donna era quasi sempre una strega.

L’odio nei confronti della donna e la paura del diabolico si unirono in un connubio perverso dando vita alle Sacerdotesse del Diavolo.

Intorno al XV secolo, la Stregoneria era ormai così sviluppata che si iniziava a sentire la necessità di mettere per iscritto in cosa consisteva e come combatterla. 

malleus maleficarumA fondare questa nuova corrente letteraria e giuridica, ecclesiastica e non, fu papa Innocenzo VIII. Egli affidò a due inquisitori tedeschi, i domenicani Jacob Sprenger e Heinrich Kramer (detto Institor), la redazione di un trattato sulla Stregoneria.

I due inquisitori non si risparmiarono: si incaricarono di redigere un esauriente manuale per inquisitori, giudici, magistrati e autorità di ogni livello, nonché per eventuali cittadini che, per una qualsiasi ragione, sospettassero la presenza della stregoneria attorno a sé.

Nacque il Malleus Maleficarum o Maglio delle Streghe: sei tomi di spessore enciclopedico redatti tra 1486 e 1487 che stabiliscono lo stretto legame tra Stregoneria e Femminino.

Nel 1520, dopo appena 34 anni, il Malleus Maleficarum era già alla tredicesima edizione e le ristampe si sono susseguite fino ai giorni nostri visto che, è aberrante dirlo, ci sono persone che lo prendono ancora sul serio.

L’esempio più eclatante e recente lo troviamo in Inghilterra. Si tratta di Montague Summers (Bristol, 1880-1948), un eccentrico sacerdote cristiano aspirante esorcista, autonominatosi esperto di vampiri e lupi mannari. Costui ha tradotto nuovamente il Malleus Maleficarum in inglese, definendolo uno dei più importanti e poderosi libri del mondo

…un opera che cattura irresistibilmente l’attenzione di tutti coloro che pensano, vedono o stanno cercando di vedere la realtà ultima che sta alla base degli eventi della materia, del tempo e dello spazio.

Il Malleus Maleficarum inizia affermando esplicitamente:

La credenza che le streghe esistono è una parte talmente essenziale della fede cattolica che sostenere ostinatamente l’opinione opposta sa manifestamente di eresia.

In seguito si rivela un capolavoro psicoticamente misogino. Ciò lascia pensare che gli autori, nonostante il coraggio dimostrato nella lotta contro le potenze invisibili, covassero una vera e propria avversione terrifica nei confronti della femminilità.

 

Secondo il Malleus Maleficarum, lo stesso termine “femmina” deriverebbe da fé (fede) e minus (minore). Dunque, le donne venivano sospettate proprio in virtù del loro sesso. Nel Malleus Maleficarum la donna è definita:

… un animale imperfetto, che inganna per natura… incline a vacillare in fatto di fede religiosa, istintivamente bugiarda, bella a guardarsi, contaminante a toccarsi e mortale a possedersi… ogni stregoneria deriva dal desiderio carnale che nella femmina è insaziabile.

L’origine di questa opinione si perde nella notte dei tempi, spingendosi fino al Paradiso Terrestre, quando, da una costola di Adamo venne creata la prima donna.  Questo è ciò che spiegano i due frati domenicani, Sprenger e Kramer, nel Malleus Maleficarum:

La costola è ricurva verso l’interno del corpo, rivolta contro il suo petto, contraria all’uomo: come stupirsi se la donna, per sua stessa natura, agisce contro l’uomo, per ferirlo, per trafiggerlo, per dannarlo? Ella ha tentato l’uomo, l’ha travolto nella concupiscenza seducendolo sessualmente, l’ha fatto cacciare dall’Eden, l’ha trascinato in un mondo di sofferenza, dolore, colpa. Adamo, come sostengono gli stessi teologi, non ha peccato perché tentato dal Diavolo, bensì perché corrotto da Eva, tramite i poteri di Satana. Su Adamo, Satana non avrebbe avuto la meglio. Eva, invece, si è messa nelle sue mani. Eva non può che essere una creatura perversa, debole, ottusa, inferiore all’uomo, e naturalmente subdola.

E poi ancora:

… Sono le donne più inclini a credere, e il demonio, che cerca principalmente di corrompere la fede, più facilmente riesce ad aggredirle. In secondo luogo, per natura medesima della loro complessione nervosa, sono più facilmente ricettive delle impressioni che vengono da spiriti separati. In terzo luogo, hanno la lingua lubrica e non riescono a mantenere nascosto alle altre donne loro simili le cose malvagie che hanno appreso e, quando non hanno forze sufficienti per vendicarsi, facilmente cercano di procurarsi vendetta a mezzi di maleficio.

… La donna, cattiva per sua natura, cade presto nei dubbi sulla fede, presto rinnega la fede medesima, nel che è il fondamento dei malefici. In quanto poi alla seconda facoltà dell’anima, ossia alla volontà, la donna, quando è presa da odio contro qualcuno che prima amava, arde d’ira e di impazienza, si agita e ribolle come il bollore del mare.

Dunque, possedendo più credulità e meno fede dell’uomo, la donna è esposta alle tentazioni demoniache, sostengono gli autori del Malleus Maleficarum, che concludono il discorso dicendo: 

… e se a questo aggiungiamo che è stupida, come non credere che sia facilmente preda di Satana, lasciva e falsa?

La misoginia espressa da Sprenger e Kramer non era affatto una loro esclusiva, affondando le radici nella mentalità che per secoli ha permeato e accompagnato la storia dell’umanità. 

Tuttavia, l’antifemminismo religioso cristiano fu davvero terribile nella sua virulenza. Gli uomini erano addirittura messi in guardia dagli orrori del matrimonio:

Fuggi la donna, arma del demonio, causa prima della nostra perdizione…

… se la donna è bella tutti gli uomini le corrono dietro, se è brutta è lei a correr dietro agli uomini; se è bella si ha l’ingrato compito di custodire qualcosa che altri desiderano; se è brutta si sopporta il peso di aver vicino qualcosa che nessuno brama.

 

Nel Malleus Maleficarum, tutte le donne avvenenti suscitavano sospetti per il fatto stesso di avere un aspetto gradevole.

Nel caso di giovani donne sedotte e abbandonate non vi era ombra di dubbio che esse si fossero rivolte al maligno per ammaliare il mal capitato. In tal modo, il seduttore, non era che una povera e innocente vittima di una qualche stregoneria.

Come se ciò non bastasse, questo assurdo quanto pietoso stratagemma, è seguito anche da patetici tentativi di spiegazioni razionali, atte a lenire l’orgoglio ferito dei mariti traditi.

Dopo aver messo bene in chiaro quale essere abbietto sia la donna, il Malleus Maleficarum si incarica di descrivere tutte le supposte manifestazioni di stregoneria. A tal fine, si dedica ad approfondimenti alquanto sinistri e spesso pornografici, chiarendo che 

“il demonio concorre sempre, direttamente o meno, al maleficium”. 

A questo punto l’attenzione maniacale si focalizza sulla copula della strega con il diavolo, nonché sui congiungimenti carnali di individui umani con demoni Incubi e Succubi.

Questa illuminante teoria, trovava le sue radici nel trattato “Summa Theologiae”, che Tommaso D’Aquino scrisse tra il 1267 e il 1273.

D’Aquino affermò, sulla scorta di una vasta dottrina che andava da Aristotele a Sant’Agostino, che i demoni non solo possono impedire l’atto sessuale, ma sono in grado essi stessi di avere rapporti sessuali, con le donne sotto forma di demoni Incubi e con gli uomini sotto forma di demoni Succubi.

Secondo San Tommaso, i demoni avevano la facoltà di assumere fattezze ora maschili, ora femminili, a seconda del partner prescelto, in modo da non causare promiscuità omosessuale, in quanto:

… è vero che si pecca nel Sabba, ma sempre secondo natura.

A proposito a tali atti sessuali, gli autori del Malleus Maleficarum decisero di aggiungere alcuni importanti dettagli.

Ad esempio, il Maligno, non avendo un corpo fisico, non poteva certo essere fecondo, ovvero emettere sperma. Tuttavia, essendo “il Maligno”, poteva utilizzare degli stratagemmi.

Preoccupandosi molto del problema dello sperma del Diavolo, Sprenger e Institor specificarono molti dettagli clinici, constatando – sarebbe interessante chiedergli come – l’effettiva materialità dell’atto sessuale di un demone con conseguente emissione di sperma.

Sempre su questa spiritualissima questione, i nostri due beniamini si chiesero se lo sperma trafugato agli uomini ed in seguito emesso dai demoni, fosse di sostanza demoniaca o umana.

Ovvero: lo sperma emesso in una polluzione innocente, cioè masturbandosi, può essere raccolto dai demoni e, per così dire, essere riciclato? E, se si, con quale criterio vengono scelti gli uomini a cui trafugare il seme?

Per concludere, gli inquisitori si preoccuparono anche di attribuire la paternità dei figli nati da tali rapporti. Considerando  che i pargoli non mostravano particolari fattezze demoniache, stabilirono che non fossero demoni, non secondo la carne, quanto meno.

Sempre in ambito sessuale, i due inquisitori dovettero turbarsi particolarmente quando si dedicarono ad accertare la veridicità della tesi secondo cui le streghe, con l’aiuto dei demoni, riuscirebbero ad agire sugli organi sessuali maschili, fino ad asportarli del tutto.

Essi accertarono che i danni provocati ai genitali maschili fossero un pericolo concreto poiché, anche qualora si trattasse di una potente illusione diabolica, gli effetti dell’impotenza erano assolutamente reali.

A tratti, questa ossessione espressa nel Malleus Maleficarum è addirittura farneticante. Ad esempio, si racconta di streghe che raccoglievano organi maschili in gran numero, fino a venti o trenta, per riporli in una scatola dove si muovevano come vivi. Quindi, i peni evirati, venivano nutriti dalla Strega con orzo e grano.

Grazie ad un barlume di lucidità, i due inquisitori attribuiscono queste immagini ad una illusione demoniaca, causata “dalla confusione procurata all’organo della vista mediante la trasformazione dell’immaginazione mentale in facoltà visiva”.

L’unica domanda spontanea è di quali sostanze abbiano fatto uso i due domenicani per concepire tutto ciò.

Oltre e queste accuse raccapriccianti, nel Malleus Maleficarum si afferma che le streghe, al massimo del loro potere, possono scatenare tempeste, evocare fulmini da far cadere su animali o persone, causare la peste, uccidere neonati per cuocerli e cibarsene, oppure offrirli in sacrificio al diavolo.

Insomma, la demonizzazione della donna stava raggiungendo traguardi inimmaginabili, ma niente paura: essendo il Malleus Maleficarum un vero e proprio manuale per combattere le streghe, nessuna possibilità è lasciata al caso. 

Ed ecco che i nostri eroi si cimentarono nelle migliori tecniche di diagnosi, prognosi, nonché spettacolari procedure riabilitative per curare la strega e purificarla dal Male.

Come Curare una Strega secondo il Malleus Maleficarum

I sintomi medici sui quali si basavano i giudici dell’inquisizione erano:

  • Se la malattia è tale che i medici non possono né scoprirla né conoscerla.
  • Se la malattia aumenta invece di diminuire nonostante siano state tentate tutte le possibili cure.
  • Se, sin dall’inizio, presenta sintomi e dolori violenti, contrariamente alle malattie comuni, che aumentano poco a poco.
  • Se la donna è incostante e variabile, da giorno a giorno, da ora ad ora, ed inoltre se ha parecchie cose diverse da quelle naturali, sebbene apparentemente si presenti simile a queste ultime.
  • Se non può dire in quale parte del corpo sente il dolore, anche se è molto malata.
  • Se emette sospiri tristi e pietosi senza alcuna causa legittima.
  • Se perde l’appetito e vomita; se ha lo stomaco contratto e chiuso o se gli sembra di averci dentro qualcosa di pesante.
  • Se sente dolori pungenti ed altri spasmi acuti nella regione del cuore, tanto che gli sembra che qualcosa lo roda e lo smembri a pezzi.
  • Se suda durante la notte, anche quando il tempo e l’aria sono molto freddi.
  • Se si sente le membra del corpo legate.
  • Se si sente ebete e dice sciocchezze, oppure sia presa da malinconia. Se guarda storto. Se gli sembra di vedere qualche fantasma.
  • Se, quando il prete, per guarire dal male, gli applica delle unzioni sugli occhi, sulle orecchie, sulla fronte o su altre parti del corpo, tali parti cominciano a far uscire sudore o mostrano qualche altro cambiamento.

Nel caso la descrizione di tale sintomi lasciasse qualche dubbio, il Malleus Maleficarum ritiene che le streghe abbiano un segno di riconoscimento particolare  in qualche parte del loro corpo, ad esempio un capezzolo speciale da cui si nutrono i demoni.

Infatti, demoni minori venivano assegnati dal diavolo alle streghe in qualità di servi, di solito sotto le mentite spoglie di rospi, gatti, civette o topi, mai di colombe o di agnelli bianchi.

Inoltre, i demoni serventi potevano cambiare aspetto a loro piacimento. Se, per esempio, la loro padrona fosse stata chiusa in una stanza, essi si trasformavano in minuscoli insetti per raggiungere lo speciale capezzolo da cui succhiavano il sangue, così, giusto per farsi uno spuntino.

Durante tutto il Medioevo la scoperta di questo segno fu fondamentale per accusare una donna di stregoneria. 

A tal fine, i cacciatori di streghe esaminavano scrupolosamente i corpi delle accusate, ovviamente senza trascurare le parti intime, poiché è proprio lì che le streghe nascondevano il capezzolo! 

Su un campione di 39 casi, i capezzoli risultarono così distribuiti: trenta sui genitali, tre sull’ano, due sui lombi, due sull’addome, uno sulle natiche, uno nell’ascella.

Dopo aver denudato, rasato ed esaminato l’accusata, ogni minimo segno, fosse esso porro, cicatrice, verruca o neo, veniva guardato con sospetto e sottoposto alla prova dello spillone. Se pungendo il “segno”, qualunque cosa fosse, vi era assenza di dolore o di sangue, ciò confermava il patto con il diavolo. 

Un vero specialista di questo metodo fu il famoso Hopkins che, con i suoi assistenti, fece uccidere almeno 230 persone fra il 1645 e il 1646, usando probabilmente aghi retrattili che simulavano la puntura ritraendosi nel manico.

Ad ogni modo, una volta scovata una strega, bisognava cercare di redimerla. Dunque, il Malleus Maleficarum insegna una vasta gamma di astuzie psicologiche e umiliazioni, ma soprattutto di atroci torture, anche (ovviamente) di natura sessuale, atte a reprimere la concupiscenza femminile.

Preoccupandosi di rassicurare gli inquisitori che, per timore di vendette da parte del demonio, fossero stati eccessivamente prudenti nel redimere le streghe, il Malleus Maleficarum afferma: 

(le streghe) non possono causare ingiuria agli inquisitori o ad altri funzionari poiché essi sono i depositari della pubblica giustizia. Si potrebbero addurre molti esempi come prova, ma il tempo a disposizione non lo permette.

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