Corrispondenze dell’Innamorato
Segui i tuoi slanci!
L’Oracolo degli Dei è la Voce Infantile dell’Amore nella Tua Anima: ascoltala
Non badare alla Voce Sirena del Senso, o alla Voce Fantasma della Ragione
Resta in Semplicità ed ascolta il Silenzio
Titoli dell’Arcano
Sul piano dell’Archetipo: Methodus Analogiae
Sul piano dell’Uomo: Pentagramma Libertas
Sul piano della Natura: Medium
Altri Nomi: Bifurcatio
Principio
Bisogna esercitare il proprio libero arbitrio: solo colui che sceglie non soccombe alle tentazioni. Una cattiva scelta è meglio di una sterile esitazione e spesso la via più difficile si rivela la migliore.
La Sesta Porta: il Desiderio e l’Unione
L’amore avvolge la terra e vaga nell’aria che la circonda.
Esso permette a due individui di legarsi e unirsi, spinge il principio maschile verso quello femminile affinché la loro unione da due possa fare uno, che sia ignoto e mai visto.
Affinché i due si uniscano è necessario che vi sia il desiderio. Solo avendo fatto l’esperienza del desiderio si supera la Sesta Porta.
Evoluzione dei Simboli
Nel mazzo Visconti (1450) vediamo Cupido bendato in cima a una colonna che sta per colpire un uomo con la sua freccia. L’uomo tiene la mano di una donna che si è tolta uno dei suoi guanti verdi.
Nel Marsiglia (1751) questo Arcano prende in nome di “L’amoreaux”, cioè l’Innamorato. Troviamo Cupido che vola in alto nella luce del Sole ma non è bendato. Sta per colpire un uomo confuso, incapace di scegliere tra due dame.
Nel Grand Etteilla (1778) la carta prende il nome di Marriage e Liason. E’ presente un vescovo o un papa, che sta per sposare due giovani.
Il mazzo di Wirth (1889) si rifà a quello di Marsiglia, come anche quello di Papus (1909), il cui Cupido indica con molta precisione quale donna dovrebbe essere scelta.
In entrambi i mazzi l’uomo si atteggia in un gesto di chiusura, con le braccia incrociate sul petto, ad indicare che non vuole essere tirato né da una parte né dall’altra. Le due donne hanno l’aspetto di una regina e di una baccante, forse per indicare due tipi di forze vitali contrapposte.
Nel mazzo Raider Waite (1927) la carta prende il nome di The Lovers, gli Amanti, che al cospetto di un Angelo del Paradiso sono diventati Eva e Adamo, vicini ad un albero.
Con Crowley (1944) gli Amanti diventano la Regina ed il Re alchemici.
Cabala
Scuola inglese: lettera Zayin
Scuola francese: lettera Vau
Astrologia
Segno zodiacale dei Gemelli.
La coppia Marte e Venere, oppure Sole e Luna.
Gli Insegnamenti di Eliphas Levi
Dogma e Rituale dell’Alta Magia
Personificare la ragione assoluta è determinare l’ideale divino.
Necessità, libertà e ragione formano la trade superna dell’Albero della Vita. Kether è la Ragione, Chokmah è la Necessità, Binah è la Libertà. Questo è il primo ternario divino.
Fatalità, Volontà e Potere formano il ternario magico che, nelle cose umane, corrisponde al triangolo divino.
La Fatalità è l’inevitabile concatenamento di effetti e di cause in un ordine stabilito.
La Volontà è la facoltà direttrice delle forze intelligenti che concilia la libertà delle persone con la necessità delle cose.
Il Potere è il sapiente impiego della volontà che fa servire la fatalità stessa a compiere i desideri del saggio.
Questa è la Legge del Ternario.
Le forze della natura sono a disposizione di chi sa loro resistere, così, per acquisire poteri magici, occorrono soltanto due cose: liberare la volontà da qualsiasi dipendenza e abituarla a dominare.
Il simbolo della volontà sovrana è la donna che schiaccia la testa del serpente, oppure dall’angelo radioso che trattiene il drago sotto i suoi piedi minacciandolo con la sua Lancia.
In tali raffigurazioni, il serpente o drago rappresenta proprio l’agente magico, la doppia corrente di luce, il fuoco vivente della terra. Talvolta, nelle antiche teogonie, è stato raffigurato come un serpente dalla testa di toro, di capro o di cane.
Ad ogni modo, si tratta sempre del doppio serpente del caduceo, ma anche dell’antico serpente della Genesi, nonché del serpente di bronzo di Mosè avvinto al Tau, cioè al Lingam generatore.
Esso è anche il Bafometto dei templari, l’Ile degli gnostici, la doppia coda della serpe che forma le gambe del Gallo solare degli Abraxas e, infine, il diavolo di Eudes de Mirville.
E’ per mezzo di questo agente magico che, nel medioevo, le streghe si recavano al Sabba. È per suo tramite che si operano le evocazioni della Goetia, ed è in lui che si conservano tutte le forme, comprese le larve e i fantasmi, il cui fantastico e fortuito addensarsi popola di mostri paurosi i nostri incubi.
Esso è la forza cieca che occorre vincere per liberarsi delle catene. L’opera magica consiste, primariamente, nel liberarsi dalle spire dell’Antico Serpente, nel mettergli il piede sulla testa e condurlo dove si vuole.
Se la volontà non si distaccasse da questo fatale magnetismo, non riuscirebbe a dominarlo e sarebbe assorbita da questa forza cieca. Il Serpente è, perciò, il seduttore della volontà debole.
Dunque, la cosa più difficile è distinguere quando il Mago abbia creato se stesso, quando la Grande Opera è compiuta, almeno nel suo strumento e nelle sue cause. Il Mago pensa, vuole e ama. Egli non desidera, non prova passione in quanto la passione stessa rappresenta uno stato passivo, mentre il Mago è sempre attivo. Infatti, il Serpente può essere asservito e diretto solo da una volontà indipendente.
Questo Serpente è detto anche Grande Agente magico, Mediatore Naturale, ed altro non è che la cosiddetta Luce Astrale.
La Luce Astrale è anche il libro delle coscienze, in cui si conservano le impressioni di tutte le azioni e di tutte le forme. Per suo tramite, i nostri pensieri, le emozioni e le azioni che compiamo modificano il nostro magnetismo personale.
Colui che si è liberato dalle spire del Serpente può dirsi anche chiaroveggente e, avvicinandosi a una persona per la prima volta, potrà dire se essa sia innocente o colpevole e quali siano le sue virtù o i suoi vizi. Questa facoltà appartiene alla divinazione.
Per disporre della Luce Astrale bisogna comprenderne la doppia vibrazione e conoscere la bilancia delle forze, l’equilibrio magico rappresentato dal senario e dalla Stella di Davide. L’equilibrio delle idee è saggezza, nelle forze è potenza. L’equilibrio è rigoroso: se si osserva la legge, esiste; se la si viola, per quanto lievemente si faccia, essa non è più.
Per questo Archimede domandava un punto di appoggio fuori dal mondo per sollevare il mondo con una leva. Il punto di appoggio per il Mago e la Pietra Cubica intellettuale, la Pietra filosofale, Azoth, il dogma della ragione assoluta e delle armonie universali nella simpatia dei contrari.
Questa indipendenza dalle forze magnetiche esterne, che permette di dominare il Serpente, è simboleggiata dal mantello che, di norma, era fatto di lana. Come sappiamo, la lana è un materiale particolarmente isolante.
Quando si è costruita la propria Volontà indipendente, occorre tenere presente che esiste un sapere che il profano ignora, ma di cui si serve l’Iniziato. Così le Leggi occulte sono spesso diverse dalle idee comuni.
Ad esempio, quando Mosè batte la roccia nel deserto non creò la sorgente, ma semplicemente la rivelò. Mosè sapeva che c’era la sorgente, grazie al suo bastone.
Il fatto è che le persone spesso scambiano l’ombra con la realtà, volgono le spalle alla luce e si specchiano nell’oscurità che esse stesse, con la propria ombra, producono.
Il mondo è magnetizzato dalla luce del Sole e noi siamo magnetizzati dalla luce astrale del mondo. Dunque, ciò che avviene in Cielo si riflette sulla Terra e si riflette in noi.
Così, vi sono tre mondi analoghi e gerarchici, sia nel Cielo che in Natura che in Noi.
Questi centri di attrazione e proiezione in Noi, sono identificati con il cervello, il cuore e l’organo sessuale. Ognuno di questi organi è unico e doppio, da un lato attira e dall’altro respinge. Questi centri sono dunque sede della triplice operazione magnetica.
Ciò significa che attraverso questi organi ci mettiamo in rapporto con gli altri, con l’ambiente e con “il divino”, per mezzo di una sorta di fluido magnetico.
Con le sue vibrazioni, il Mago può influenzare tutti e tutto ciò che lo circonda:
« …il sistema nervoso delle persone sottoposte alla sua azione, precipita o sospende le correnti di vita, calma o tormenta, sana o fa ammalare, uccide infine o risuscita; ma qui ci fermiamo di fronte al sorriso dell’incredulità: lasciamogli il facile trionfo di negare ciò che non conosce».
Una Volontà Lucida può agire sulla massa della Luce Astrale e, col concorso di altre volontà che essa assorbe, determinare grandi e irresistibili correnti.
Inoltre, la Luce Astrale si condensa o si rarefà, potendosi così addensare nei centri determinati.
Occorre sempre tenere ben presente che Luce Umana, Luce Astrale e Magnetismo Universale sono tre cose diverse, che spesso vengono definite come “fluido”. Tuttavia, pur essendo questa un’espressione ormai accettata per quanto un po’ obsoleta, persino lo stesso Eliphas Levi, ai suoi tempi, riteneva che tale “fluido” detto “Luce” fosse un effetto vibratorio.
«Qualunque cosa sia questa luce, che è lo strumento della vita, si fissa naturalmente in tutti i centri di vita, si attacca al nocciolo dei pianeti come al cuore dell’uomo (e per cuore in magia intendiamo il Gran Simpatico), s’identifica con la vita dell’essere che anima e, per questa sua proprietà di assimilazione simpatica, essa, senza confusione, si suddivide. Così è terrestre nei suoi rapporti col globo della Terra ed è esclusivamente umana nei suoi rapporti con gli uomini».
Dunque i fenomeni come, l’elettricità, il calore e la luce prodotti da mezzi fisici ordinari, non hanno nulla a che vedere con tutto ciò.
Inoltre, essendo tre cose differenti, la Luce Astrale, la Luce Umana (detta anche Magnetismo animale) e il Magnetismo Universale, sono regolate da Leggi differenti.
Il Magnetismo Universale, dal Sole regola i Pianeti del nostro Universo, compresa la Terra.
La Luce Astrale si proietta in noi attraverso il nostro pianeta Terra ed è, dunque, subordinata alle Leggi dell’Universo.
La Luce Umana, che Swedenborg chiama atmosfera personale, è subordinata all’Intelligenza, sottomessa all’Immaginazione e dipendente dalla Volontà.
La respirazione è la capacità del corpo di assorbire ciò che lo circonda, ma anche e di irradiare senza interruzione in un continuo scambio esterno/interno. Pertanto, il processo fisico e fisiologico della respirazione non è che la manifestazione esteriore e concreta di ciò che avviene anche a livello sottile.
Il Rituale Magico del Sanctum Regnum
L’equilibrio nasce dalla contrapposizione delle forze: l’attivo non può esistere senza il passivo, la luce senza le tenebre non genera alcuna forma, l’affermazione può trionfare solo su una negazione, nell’Inferno affondano radici piante che fruttificano in Paradiso.
L’Agente Fluidico detto “Anima del Mondo” rappresentato dalla testa cornuta della vacca di Iside, è una forza cieca ed esprime la fecondità animale: esso determina simpatie e antipatie, attrazione e repulsione, manifestando così un atteggiamento positivo o negativo.
Tutti gli esseri partecipano di questo fluido tramite cui il Mago può curare molte malattie, divinare, operare incantesimi e malie.
Questi sono doni positivi offerti al Mago che si guarderà bene dall’usarli in senso malvagio.
Il Mago si trova ad un bivio: per superare l’abisso che divide dall’Uno deve equilibrare gli opposti della sua natura e riconciliarli mediante l’amore con cui si uniscono il maschio e la femmina, ma non l’amore profano, bensì l’amore sacro, guidato dalla volontà.
L’Innamorato di Oswald Wirth
La sesta chiave dei Tarocchi di Wirth mostra un giovincello fermo all’incrocio di due strade, con le braccia incrociate sul petto e lo sguardo abbassato.
L’Innamorato è sempre incerto riguardo alla direzione da prendere. Egli è un debole mortale, accessibile a tutte le tentazioni e diviso nei sentimenti, come indica il suo abito a colori alternati, rosso e verde, colori del sangue (energia, coraggio) e della vegetazione (vitalità passiva, languore, inazione).
Egli è diviso tra due donne.
Alla sua destra (attività) c’è una donna vestita di rosso e d’azzurro che rappresenta la Virtù. Essa gli fa intravedere un’esistenza di lotte e di sforzi incessanti, che però porta al trionfo dell’energia.
Alla sua sinistra c’è una baccante, vestita di veli gialli e verdi che rappresenta la materialità e linfa vitale. Essa rappresenta il Vizio e invita il giovane a godere in pace la vita, abbandonandosi alle sue dolcezze e approfittando dei vantaggi che offre a chi sa limitare le proprie ambizioni.
Come nell’abito dell’Innamorato, il rosso e il verde si alternano nei raggi del nimbo che si libra al di sopra dei tre personaggi in un ovale luminoso.
Su di esso spicca un Cupido dalle ali rosse e azzurre, pronto a scoccare una freccia diretta verso la testa del nostro indeciso innamorato.
Questa immagine raffigura il meccanismo della personalità che riceve le impressioni del mondo fisico grazie alla sua sensibilità (il colore verde dell’abito), quindi compie una scelta e infine reagisce (colore rosso, motilità) con un atto volontario e cosciente.
Cupido rappresenta l’accumulazione dell’energia necessaria a compiere l’atto, a scoccare la freccia con la forza necessaria a raggiungere il bersaglio (lo scopo) e ciò accadrò solo quando l’Innamorato darà il segnale della sua volontà compiendo la scelta.
Se sprecassimo la nostra energia, la volontà non sarebbe abbastanza potente.
Rispetto alla scelta da compiere, essa deve essere saggia. Si può considerare saggio gustare le gioie che la vita offre, ma non il lasciarsi vivere o sprecare le proprie energie nel rincorrere ciò che accadrà. La volontà deve essere prima di tutto direzionata, e quindi distaccata, proprio come la freccia di Cupido.
Nell’Equilibrio della scelta si trova la Bellezza, il cui emblema è il Sigillo di Salomone, formato da due triangoli intersecati.
Nei Tarocchi, l’Innamorato (Arcano VI) è un travestimento del Mago (Arcano I) cioè dell’energia attiva che ha sviluppato una volontà propria (Arcano V).
In tal modo l’Innamorato svela la separazione e al contempo riconduce all’Unità attraverso l’Amore.
L’Innamorato non si accontenta di desiderare, ma si astiene dal comandare. L’amore assorbe la sua volontà: egli prega, nel senso iniziatico della parola.
Ricordiamo le interpretazioni di Wirth che legano tra loro i primi sei arcani:
I Bagatto. Principio pensante, pensiero visto nel suo centro di emissione, quindi in potenza, non ancora formulato.
II Papessa. Pensiero-atto, Verbo (azione di pensare del principio pensante).
III Imperatrice. Pensiero-risultato, idea pura, concetto, nella sua essenza originale, non alterata dall’espressione.
IV Imperatore. Realizzatore, principio volitivo.
V Papa. Radiazione volitiva, atto del volere.
VI Innamorato. Desiderio, aspirazione, volontà formulata.
Gli Amanti di Aleister Crowley
Crowley si ispira, per questo Arcano, alle nozze chimiche di Christian Rosenkreutz.
In questa carta vediamo due innamorati, uno dalla pelle chiara e l’altro dalla pelle scura. Essi corrispondono alla parte conscia e a quella inconscia dell’individuo, nonché la parte luminosa e la parte oscura.
L’Amante nero ha una corona d’oro, un Leone Rosso, la Lancia del padre e una clava. Esso rappresenta gli istinti maschili che portano l’uomo alla procreazione. E’ l’energia attiva del leone rosso, simbolo della volontà creativa, del sole, del fuoco, dell’acido, rappresentata dal simbolo fallico.
L’Amante bianco ha una corona d’argento, un’ aquila d’argento, la coppa della madre (Santo Graal)e un mazzo di rose. Esso è l’Energia passiva della Luna, dell’acqua, della liscivia, rappresentata dal simbolo femminile.
Ciò rappresenta l’attrazione dei contrari, il desiderio tra uomo e donna, la ricerca dell’Unità perduta, lo stato prima della cacciata dal paradiso.
Crowley associa l’Arcano VI alla settima lettera ebraica Zayin, che significa spada. Di certo tale associazione risulta azzeccata, in quanto la spada è esattamente un simbolo di polarità con le sue due lame, nonché uno strumento di separazione e discernimento. Ricordiamo che il simbolo della spada rappresenta l’intelletto.
Ecco perché la cornice di questa carta è composta di un arco di spade sotto le quali si svolgono le nozze regali.
Sullo sfondo al centro della carta, vediamo un vecchio saggio che, come l’Eremita, è nascosto nel suo mantello, ad indicare che l’origine di tutte le cose è aldilà della manifestazione e dell’intelletto.
Con la benedizione delle sue braccia, similmente al Papa, conferisce sacralità all’amore dei due esseri umani. Questo viene espresso sul piano creativo dal rullo che circonda le braccia del saggio.
Questo piano creativo divino si esplica in natura con il mantenimento della specie, che si realizza nella ricerca istintiva di un partner sessuale. Questo istinto viene rappresentato dall’Eros, raffigurato sopra il saggio, che con la sua freccia d’amore sveglia il desiderio. Il desiderio di Unione e Completezza sul piano della Natura, diviene il desiderio di unione col divino sul piano intellettuale.
L’amore, Eros, viene fiancheggiato da Eva e Lilith, simboli di luce o ombra che devono essere integrati dall’individuo attraverso l’amore.
Questa carta è la prima degli Arcani Maggiori in cui vengono raffigurati i gemelli. A tal proposito, Crowley afferma che l’Arcano VI e il suo gemello, l’Arcano 14, la Temperanza, sono i più oscuri da interpretare.
Ognuno dei loro simboli contiene in sé un doppio carattere e il completamento della carta può essere raggiunto soltanto attraverso ripetute unioni, identificazioni è una certa forma di ermafroditismo.
Ai piedi della rappresentazione viene riportato il risultato dell’Unione nella sua forma originaria e pantomorfica: l’uovo alato, o uovo orfico.
Avvinghiato dal serpente, l’uovo alato, che con le sue ali porta i bambini, racchiude in sé il segreto della vita.
Così gli amanti collegano vita e morte, bambino è vecchio, poiché il personaggio nascosto e anche simbolo dei cicli della creazione eterni.
La loro unione nel grembo della morte (l’anziano) corrisponde al concepimento. La morte porta in sé la vita.
L’Innamorato nella Divinazione
Caratteristiche Desiderio Affinità Unione. Scelta, decisione, risolutezza, determinazione, Accordo, Alleanza, impegno, motivazione, inclinazione.
Consiglio Prendi coscienza di te. Sei in grado di operare scelte e prendere decisioni che condizioneranno la tua vita: avanza o retrocedi ma pondera bene e, dopo, non esitare.