Il Prana
Con il termine Prana si intende l’energia presente in varie forme in tutto l’Universo e che pervade ogni essere vivente.
Il Prana è l’energia vitale che ci anima: entra in noi attraverso l’inspirazione, circola attraverso le Nadi vitalizzando gli organi del nostro corpo, e torna nell’aria che ci circonda attraverso l’espirazione.
Il Prana dell’atmosfera è costituito da molecole elettrizzate negativamente, vale a dire molecole o atomi a cui si sono aggiunti uno o più elettroni. Queste molecole sono dette ioni negativi, o anioni.
Il processo mediante il quale le molecole acquistano un elettrone (carica negativa) è detto riduzione. Il processo inverso, quando le molecole perdono elettroni (carica positiva) è detto ossidazione e, in questo caso, si ottengono ioni positivi (cationi).
Il nostro pianeta è caricato negativamente, mentre l’alta atmosfera che lo circonda è caricata positivamente.
L’atmosfera in cui viviamo, e quindi anche l’aria che respiriamo, ha un campo elettrostatico che varia approssimativamente dall’altro verso il basso da 100 a 150 volt per metro di altitudine.
Il gradiente dell’atmosfera differisce a seconda del luogo e del tempo, subendo variazioni diurne e stagionali, essendo influenzato dalle fasi lunari, dalle attività del Sole e dai fattori meteorologici, al punto tale che, in determinate circostanze, il campo elettrico può persino invertirsi.
I luoghi maggiormente ricchi di ioni negativi sono caratterizzati dalla presenza di vento, di acqua che scorre e piante.
Mediante il nostro processo di respirazione, l’ossidazione delle molecole organiche si completa con la riduzione, ovvero avviene un’addizione di elettroni alle molecole di ossigeno e questo processo è detto respirazione aerobica.
In assenza di ossigeno gli elettroni si addizionano ad altri composti molecolare e si parla di respirazione anaerobica.
Il Prana che opera in noi è una specializzazione del Prana universale e assume nomi diversi a seconda delle sue funzioni.
L’insieme delle energie vitali che animano il nostro corpo, sono respiro, pneuma e, in sanscrito, si chiamano Vayu, che significa letteralmente aria, ed identifica dunque il soffio vitale.
I Vayu
Il Vayu, assicura le diverse funzioni del corpo fisico mediante il corpo energetico o pranico, che viene differenziato in base alle sue cinque attività vitali, che non sono rigidamente localizzabili nel corpo.
- Prana-vayu: (da non confondersi con il Prana universale) è un’energia fredda e ascendente. E’ la funzione di appropriazione dell’energia e include l’insieme dei meccanismi sottili di assorbimento del Prana.
Gli organi fisici essenziali che effettuano questa funzione di assorbimento energetico, sono le vie respiratorie.
La sede principale del Pranavayu è, dunque, il torace, anche se vi sono altre vie di assorbimento, quali ad esempio la lingua e la pelle.
Il Pranavayu controlla il funzionamento di cuore e polmoni e di tutte le attività svolte da questi organi.
Questa manifestazione di Prana è sperimentata in forma di particelle luminose che si muovono verso l’alto.
Samana-vayu: è un’energia mediana calda. Tutte le funzioni di assimilazione nel nostro corpo sono dirette da una funzione del Samanavayu, situato tra l’ombelico e il diaframma.
Fisicamente è la sede dell’intestino tenue. Samanavayu attiva e controlla gli organi digestivi e le loro secrezioni ed è responsabile della digestione e dell’assimilazione.
Questa zona si trova tra le due forze opposte di Prana e Apana e perciò, in un certo modo, agisce come equilibratore o equalizzatore per queste forze.
Infatti, l termine samana deriva dalla parola saman che significa uguale o equilibrato.
Samanavayu è sperimentato come un movimento laterale di luce, come l’oscillazione di un pendolo che si muove velocemente da destra a sinistra e da sinistra a destra.
Vyana-vayu: ha la funzione di distribuire l’energia e metterla in azione laddove è necessaria. Pertanto, Vyanavayu ha una funzione molto diffusa nel corpo, poiché lo “imbeve” nella sua interezza.
E’ un’energia oleosa che regola la circolazione sanguigna e linfatica, ma anche la circolazione dell’energia elettrica del sistema nervoso.
In questo modo Vyanavayu regola e coordina i movimenti dell’apparato locomotorio, e agisce come riserva di energia, sostenendo gli organi che richiedono un aiuto supplementare.
Apana-vayu: è un’energia tiepida e discendente. Regola le funzioni di eliminazione del corpo. E’ localizzato nella regione pelvica tra l’ombelico e il perineo.
Apana controlla le funzioni di reni, vescica, intestino e degli organi escretori e riproduttivi. E’ responsabile dell’espulsione di gas, feci, urine, dello sperma, e del feto al momento del parto.
E’ responsabile anche della sudorazione e dell’eliminazione dei residui gassosi della respirazione (dunque, i polmoni hanno una doppia funzione, Prana e Apana).
Apana è sperimentato in forma di particelle luminose che viaggiano verso il basso.
Udana-vayu: ha la sua sede principale nella gola e la sua funzione è l’espressione, in quanto l’essere umano si esprime per fonazione.
Udana permette al pensiero di esprimersi, regola l’erogazione d’aria e la tensione delle corde vocali quando parliamo. E’ presente anche nelle braccia e nelle gambe in qualità di organi di azione.
E’ sperimentato come un flusso circolare di luce che si muove verso il basso nelle braccia e nelle gambe, e verso l’alto attraverso la testa.